25 maggio 2013

E' andata così (pagellone di fine anno - parte prima).

Un'altra stagione è volta al termine ed il vostro blog blucerchiato preferito dà i voti: così si conclude un'altra annata piena di emozioni, di arrabbiature, ma sopratutto di Samp. Il ritorno in Serie A non è stato affatto facile e la squadra ha seguito un andamento schizofrenico; tuttavia, c'è chi si è distinto e chi, invece, merita di finire dietro la lavagna. "#ilpiùgrandespettacolodentroilweekend" vi fa ripercorre la stagione blucerchiata tramite le gesta ed i ricordi dei protagonisti. Questa è la prima parte, riguardante portieri e difensori.

Sergio Romero, 26 anni: stagione strana la sua, la prima in A.

PORTIERI
1 Angelo Da Costa (4 presenze, 7 gol subiti): 6.5 - migliore match: Samp-Juve 3-2
Il portiere della normalità: ogni tanto ha dei guizzi (vedi rigore parato in Samp-Sassuolo dell'anno scorso), ma rende secondo una linea che non subisce mai sobbalzi o cali. Lui fa quel che può e lo fa bene: gioca solo quattro partite stagionali, ma trova il modo di farsi apprezzare. E' destinato ad essere il secondo a vita in A, ma è un ruolo in cui eccelle senza problemi.

22 Sergio Romero (33 presenze, 40 gol subiti): 6.5 - migliore match: Milan-Samp 0-1
Le numerose disattenzioni degli ultimi tempi hanno fatto passare in secondo piano le parate compiute ad inizio stagione. Qualcuno si ricorda i suoi miracoli a "San Siro", le due grandi partite contro la Roma o gli interventi allo "Juventus Stadium"? No, di questi tempi faccio anche io a ricordarle; tuttavia, esse non vanno dimenticate, altrimenti non si riuscirebbe a dare la giusta caratura all'annata del portiere della nazionale argentina. Non un gran scuola, ma uno che - per doti tecniche - in A può starci benissimo.

32 Tommaso Berni (3 presenze, 5 gol subiti): 6 - miglior match: Parma-Samp 2-1
Arrivato come uomo spogliatoio di ritorno dal Portogallo, il ragazzo fa il suo dovere di collante all'interno dell'ambiente. Poi, in campo, scende per tre volte e prende cinque palloni dal fondo della porta, senza rimanere particolarmente in mente per i suoi interventi.

DIFENSORI
3 Andrea Costa (28 presenze, 1 gol): 6.5 - miglior match: Napoli-Samp 0-0
Sicuramente una delle migliori rivelazioni del Doria di quest'anno, sebbene la prima parte di stagione non sia stata particolarmente esaltante. Il guaio principale è che - da terzino nella difesa a 4 - non si esalta. Inoltre, appariva molto nervoso e già l'anno scorso, in B, aveva avuto un calo vertiginoso delle prestazioni. Lo subisce anche in A, riprendendosi da gennaio in poi, quando comincia a sfoderare ottime giocate. Certo, l'infortunio lo mette fuori gioco qualche settimana fa, ma spero possa essere più continuo l'anno prossimo.

7 Paolo Castellini (8 presenze, 0 gol): 6 - migliore match: Samp-Juve 3-2
Se l'anno scorso ci si aspettava molto da lui, nonostante l'anno di poche presenze a Roma, quest'anno non c'era eccessiva attesa per le sue prestazioni: per questo, è molto più facile dargli la sufficienza, specie per il finale di campionato. Quando c'è stato bisogno, il terzino è diventato centrale sinistro ed è stato all'altezza del suo compito.

8 Shkodran Mustafi (17 presenze, 0 gol): 6.5 - migliore match: Samp-Bologna 1-0
Già pubblicato su SampNews24 in versione estesa.

13 Gaetano Berardi (21 presenze, 0 gol): 5
Stagione a due facce la sua: nella prima parte di campionato, sotto Ferrara, è tosto e ricorda il Campagnaro dei bei tempi per la tenacia, privata però del dribbling. Alla lunga, il fatto che non spinga mai su quella fascia si fa sentire e alla lunga viene lasciato fuori. Rossi lo utilizza un paio di partite: quando lo svizzero si fa espellere ingenuamente allo "Juventus Stadium", il tecnico capisce che non può più contare su di lui.

Andrea Costa, 27 anni, una delle note positive della stagione blucerchiata.


15 Simon Poulsen (7 presenze, 0 gol): non giudicabile - miglior match: Lazio-Samp 2-0
Quando parti titolare per tre volte in stagione e scendi in campo per appena 10' nelle altre quattro presenze,  difficile darti un giudizio: questo è quello che mi sento di dire su Poulsen, un mistero del mercato blucerchiato. Perché un nazionale danese, regolarmente convocato, non poteva giocare al posto dell'ectoplasmatico Estigarribia? Ai posteri l'ardua sentenza. Tuttavia, non accetto il dettame per cui, se né Rossi, né Ferrara l'hanno schierato, allora qualcosa che non andava c'era per forza. No, non poteva andare peggio del paraguaiano.

17 Angelo Palombo (15 presenze, 0 gol): 6.5 - miglior match: Samp-Pescara 6-0
Non era facile rimettersi in gioco. Su questo, ha aiutato parecchio l'arguzia di Delio Rossi: l'ex tecnico di Lazio e Palermo aveva capito come Palombo non potesse essere più utile per la causa blucerchiata come regista di centrocampo, dove Krsticic, Obiang e Maresca gli avrebbero mangiato in testa. Così, il numero 17 è stato riadattato come libero, riscoprendo una seconda giovinezza. Pur rimanendo convinto che non debba esser titolare, potrebbe aver trovato il modo di rendersi utile fino al ritiro.

19 Lorenzo De Silvestri (25 presenze, 2 gol): 6 - miglior match: Samp-Pescara 6-0
Il suo correre sulla fascia ricorda quello di altri protagonisti degli anni scorsi in maglia blucerchiata: ha tante capacità atletiche, ma i suoi piedi sono quelli di Cristian Maggio. E ho detto tutto. Non per nulla, i suoi due gol stagionali - importantissimi - vengono da precise inzuccate sui cross... degli altri: prima contro il Catania, poi contro la Juventus. Nella prima parte della stagione, viene accantonato da Ciro Ferrara per Berardi; poi Delio Rossi lo rimette in gioco e lui tira fuori una buon periodo di forma. Tuttavia, il suo riscatto è esoso e spero che si possa trovare qualcuno che effettivamente salti l'uomo e/o metta in mezzo cross ficcanti.

28 Daniele Gastaldello (34 presenze, 1 gol): 6.5 - miglior match: Milan-Samp 0-1
Quel clamoroso salvataggio sulla linea a "San Siro" contro il Milan inaugurò il ritorno di Gastaldello in A: spesso cercato da club della massima serie, il centrale ha giocato una buona stagione, seppur macchiata da alcune prestazioni indegne delle sue capacità. Il rosso contro la Fiorentina ed alcune altre ingenuità mi portano a pensare che lui possa fare di meglio di così.

35 Jonathan Rossini (26 presenze, 0 gol): 5.5 - miglior match: Samp-Napoli 0-1
Il soldato Johnny ha subito parecchio il salto dalla B alla A: se nella cadetteria si era dimostrato affidabile e sicuro, nella massima serie bastano 5-6 partite per farlo barcollare. Riesce ad annullare Cavani al "Ferraris", ma poi si perde in tante partite. La sua prestazione a Palermo è il punto più basso della stagione e così Ferrara lo mette da parte; quando il terzetto difensivo è ormai stabilito, lui è costretto a fare da ripiego, senza neanche troppo successo. Diamogli comunque tempo: ha un bel passo, un piede educato. Deve solo imparare ad essere più sicuro di sé. 

Simon Poulsen, 28 anni, uno dei punti interrogativi della Samp di quest'anno.

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