15 aprile 2013

Vendetta fallita.

«Uccideteli»: questo il grido maggiore che girava al "Ferraris" di ieri. Una richiesta che, evidentemente, non è stata soddisfatta dai giocatori blucerchiati: l'1-1 di ieri nel derby è stato il solito canovaccio, semmai ancor più brutto del solito nella qualità del gioco. E nonostante ciò, la Samp esce con un punticino che significa poco o nulla: per carità, il pareggio è giusto, visto l'andamento della gara, ma i blucerchiati avevano una grande occasione per vendicarsi dello sgambetto subito due anni fa: un imprevisto che costò la B. Invece, niente da fare: un'opportunità storica è volata via e, se il Genoa retrocederà, lo farà con le sue gambe.

Scontro fra Daniele Gastaldello, 29 anni, e Marco Borriello, 30.

La Samp si presenta alla stracittadina con Eder-Icardi coppia d'attacco e con il recupero di Krsticic, che sostituisce Munari a centrocampo. Novità per il Genoa: cambio modulo (un 3-5-2 speculare a quello blucrchiato) e l'inserimento di Antonelli come mezz'ala, per appoggiare le sortite offensive dei due attaccanti, Borriello e Immobile. La verità è che il primo tempo e privo di emozioni e non c'è neanche un tiro in porta in uno dei due specchi: Frey e Romero sono sostanzialmente disoccupati, mentre le battaglie a centrocampo continuano. Una decisione discutibile dell'arbitro Orsato (quello del pugno di Muslera a Pazzini, per intenderci) grazia Matuzalem, che infortuna nuovamente Krsticic, ma si becca solo il giallo, nonostante un'entrata con il piede a martello sulla caviglia del serbo; al posto del numero 25 blucerchiato, entra Munari, garantendo meno qualità e più corsa a centrocampo. Nella girandola di contrasti che c'è nel primo tempo, un lampo porta in vantaggio la Samp: su punizione, Eder riesce a far passare la palla sotto la barriera ed è 1-0. Il palo aiuta nell'impresa, ma fa capire come un singolo episodio possa girare la partita: si va al riposo in vantaggio e con la sensazione che, vista la pochezza in campo, la partita sia in mano ai blucerchiati.
Ballardini corre subito a ripari, togliendo uno spento Pisano ed inserendo Vargas, come aveva fatto nella gara d'andata: la mossa non porterà grosse modifiche al gioco, ma aiuterà ad inasprire il clima, già abbastanza teso, come nella tradizione di ogni derby. Anche Eder deve uscire per infortunio, lasciando spazio a Sansone, che purtroppo tira fuori la stessa prestazione del brasiliano: l'ex Sassuolo si vede poco e, nel finale, si adatta agli standard di un Icardi inguardabile, sparendo dal campo. Nel frattempo, il Genoa fa poco per provarci: un tiro rimpallato di Kucka è il massimo dello sforzo. Poi, quando meno te l'aspetti, ecco la frittata: al 79', Matuzalem tenta il cross in area e trova il più improbabile dei gol, festeggiato come se avesse inventato la giocata della domenica. In realtà, come si vedrà dal replay di spalle al giocatore rossoblu, il centrocampista guarda l'area; poi gli esce il colpo della vita e si va sull'1-1. Nel finale, il Genoa - rinfrancato dall'episodio - tenta l'assalto finale, producendo però solo un salvataggio rischioso di Gastaldello sul neo-entrato Floro Flores. Insomma, poco o nulla.
L'1-1 finale rispecchia l'andamento della partita: brutta, equilibrata per pochezza e decisa da due episodi. Ma  la Samp si porta tanti rimpianti a casa, vedendo come hanno giocato gli avversari: con un'altra squadra, questa gara avrebbe potuto avere lo stesso epilogo dell'andata.

Eder, 26 anni, porta momentaneamente in vantaggio la Samp su punizione.

Romero 6; Gastaldello 6, Palombo 6.5, Costa 6; De Silvestri 6.5, Poli 5.5, Krsticic s.v., Obiang 6, Estigarribia 4.5; Eder 6, Icardi 4.5 - Munari 5, Sansone 6, Mustafi s.v. (pagelle già pubblicate su SampNews24)

A bocce ferme, è importante sottolineare come si possa parlare di "vendetta fallita": vista la situazione di classifica,  i tifosi sampdoriani avrebbero potuto - con una vittoria - celebrare la salvezza praticamente raggiunta ed assistere allo psico-dramma dei "cugini" rossoblu, vendicando parzialmente quanto accaduto due anni fa. Invece, niente da fare: la strappo del 2010/2011, con il gol di Boselli e la retrocessione sancita in quel derby, non sarà mai vendicata. Se il Genoa retrocederà, lo farà con le sue gambe ed i tifosi blucerchiati non potranno esserne felici, pur nella grande cornice dello "sfottò" di Genova. Sconfitta con il Siena, sconfitta con il Palermo e derby giocato con il freno a mano tirato, nonostante la situazione avversarie: le vendette si consumano a freddo, ma non così.
Esaurito il capitolo "vendetta", alla Samp manca poco per salvarsi: una vittoria dovrebbe essere sufficiente, visto che il distacco dalla terzultima è rimasto di nove punti. Si spera di arrivare all'obiettivo in un paio di giornate, magari vincendo a Bologna o facendo uno scherzetto alla Fiorentina del tanto amato ex, Vincenzo Montella. Certo, la salvezza andrà agguantata in questo periodo: visto il calendario nelle giornate successive (Udinese, Catania, Lazio, Juventus), sarà meglio assicurarsi la permanenza nella categoria il prima possibile. Giusto per evitare ulteriori sorprese: dietro corrono...

Sergio Romero, 26 anni, non può che vedere il pallone entrare sul cross di Matuzalem: è l'1-1 finale.

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