08 aprile 2013

Manco fosse Maradona.


Al parco, una volta, capitava che saltavi tutti gli avversari e facevi un gran gol. Allora, i tuoi avversari ti  dicevano: «Chi ti credi di essere, Maradona?». Ecco, l'avesse detto qualcuno ieri a Josip Ilicic, che è sloveno e non argentino; eppure, ieri, ha saltato tutti come fosse Maradona, nonostante la sua carriera in Serie A sia più basata sulla discontinuità che sulla tecnica. Ma il gol della fantasista del Palermo è solo la fotografia di questa Samp, sconfitta anche ieri: il 3-1 subito a domicilio dai siciliani è un campanello d'allarme.

Josip Ilicic, 25 anni, segna un gol alla "Maradona" per il 2-1 del Palermo.

Già, perché - a differenza della gara contro l'Inter di quattro giorni prima - non c'è stata neanche la sterilità. No, non c'è stato quasi nulla: il gol di Munari è stato un momento casuale, come confermato dal secondo tempo blucerchiato. Una Samp che partiva con i recuperi di Costa e Eder, mentre Rossi doveva rinunciare a Krsticic (infortunato) e Poli (squalificato): al loro posto, sono stati rispolverati Soriano e Munari. Il Palermo, rincuorato dalla vittoria con la Roma, veniva a Genova senza Dossena, perso nel riscaldamento; per il resto, 9/11 confermati, con Donati arretrato in difesa al posto di Munoz e Rios in mezzo al campo.
Purtroppo, la Samp sembra più spuntata che mai: in tutto il primo tempo, un colpo di testa debole di Gastaldello ed un altro centrale di Icardi sono il massimo del pericolo portato dai blucerchiati; dall'altra parte, il Palermo non spinge eccessivamente, ma - quando punge - fa male. Al 22', Ilicic fa le prove generali: salta tre avversari in velocità e serve Miccoli, che però non angola bene il suo sinistro. Dieci minuti e gli ospiti passano: punizione di Miccoli dalla tre-quarti, Von Bergen anticipa un Romero indeciso e segna il suo primo gol stagionale. Una doccia fredda, mitigata parzialmente dal pari di Munari: angolo di Eder ed il centrocampista è lasciato colpevolmente solo, permettendo alla Samp di pareggiare.
Tuttavia, è un'illusione: se la Samp spuntata del primo tempo perlomeno teneva palla, quella del secondo non riesce neanche in quest'intento. Anzi, il Palermo aumenta la spinta e migliora il possesso del pallone, costringendo i padroni di casa ad un primo quarto d'ora orrendo: Ilicic scalda i guanti a Romero, mentre Rios sfiora il palo dalla distanza. Poi, al 49', l'episodio che spacca la partita: lo sloveno del Palermo prende palla ai 45 metri, salta Obiang, Munari, Palombo, Gastaldello ed un Costa dimesso, prima di battere Romero con il destro. Un gol alla "Maradona", con il beneplacito della immobile difesa avversaria.
Se il "Ferraris" è muto per il gol subito, la Samp non dà segni di reazione. Così, dopo un colpo di testa ancora di Rios, è Garcia a triplicare il conto dei gol rosanero, su corner di Miccoli: su quest'azione, colpe evidenti di Costa e Romero, poiché il primo lascia andare l'avversario, mentre l'argentino non esce. Lì finisce la gara: la Samp butta dentro Sansone e Maresca, passando ad un coraggioso 4-3-3, senza però ottenere alcun risultato. Anzi, è il Palermo a sfiorare il quarto, prima con Miccoli e poi ancora con Ilicic, che fa un altro slalom gigante nella difesa blucerchiata.
Il fischio finale è solo la fine dell'agonia: è la terza sconfitta nelle ultime quattro gare e domenica ci sarà il derby. Non il modo migliore di iniziare una settimana così importante.

Santiago Garcia, 24 anni, esulta dopo il 3-1 rosanero: la partita finisce qui.

Romero 4.5 | Un periodo di forma tremendo, ha colpe sul primo e sul terzo gol: sembrava il primo Luca Castellazzi, "l'uomo che non usciva la gente" (cit.).
Gastaldello 4.5 | Nonostante il peso, Miccoli lo salta come vuole. Sul gol di Ilicic fa la statuina.
Palombo 5 | Se smettesse di fare lanci e si limitasse al suo... torna capitano dopo più di un anno.
Costa 5.5 | Il "migliore" dei tre: primo tempo sontuoso, poi si dimentica Garcia sul 3-1 degli avversari.
De Silvestri 5 | Poco o nulla da segnalare.
Munari 5.5 | Gol a parte, non si capisce cosa possa aggiungere alla manovra blucerchiata.
Obiang 5 | Torna a fare il regista e si dimentica come si fanno i passaggi filtranti: non capita a tutti.
Soriano 5.5 | Nell'alone di mediocrità che regna sugli undici blucerchiati, Soriano sembra quasi sufficiente.
Estigarribia 4.5 | Continuo a non capire quale sia il motivo per cui Poulsen non possa giocare al suo posto, sopratutto se il paraguaiano è in queste condizioni.
Eder 5 | L'unico a tirare in qualche modo verso la porta avversaria.
Icardi 4.5 | Sembra che sia stato già venduto all'Inter: speriamo. Almeno ci sarebbe un motivo per cui gioca come se non gliene fregasse nulla.

Sansone 5 | Non può certo ribaltare le sorti del match da solo.
Mustafi 5.5 | Giusto il tempo di dare una legnata a Kurtic, con tanto di giallo.

Adesso la situazione è ancora più difficile: è da un mese che mancano questi quattro-cinque punti per salvarsi, ma la marcia si è bloccata e non si cammina più. Se analizziamo il mese appena trascorso, la Samp viene da tre sconfitte ed un pareggio a reti bianche in quel di Bergamo: poco, troppo poco. Come se molti fossero convinti già d'esser salvi: una vergogna, perché si lotta fino alla fine, anche oltre l'obiettivo stagionale. Ora si spera che si possa chiudere il discorso salvezza nelle prossime tre/quattro partite: se vincessimo il derby, addirittura, il discorso potrebbe già essere chiuso, con l'eliminazione del Genoa come avversario diretto alla salvezza. Fatto sta che servono questi quattro punti e tocca farli il prima possibile: non serve mica Maradona per vincere una gara...

Gianni Munari, 29 anni, a segno contro il Palermo: una rete inutile.

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