15 ottobre 2012

Nel ricordo del passato.

Una settimana senza il Doria in campo non è facile da digerire, sopratutto per chi ama la Samp e chi vorrebbe sempre vederla combattere sul prato verde. Fortunatamente Ferrara ha optato per un cambio di gestione di queste pause in questa stagione; infatti, dopo l'amichevole con il Parma di inizio Settembre, i blucerchiati hanno affrontato due giorni fa il Monaco a Marassi. Lo stadio non era certo gremito (l'orario ed il fatto che fosse un'amichevole non ha aiutato), ma vedere alcune "afecionados" è stato bello.
Il tecnico sampdoriano ha usato il test contro i monegaschi, secondi in Ligue 2, per verificare la condizione e la resa di alcuni ragazzi che hanno avuto poco minutaggio. Oltre a questo, la partita è servita anche a ragazzi come Poulsen e De Silvestri, per cercare di assorbire meglio i movimenti nello scacchiere dell'allenatore blucerchiato.
Volendo fare un breve riassunto, è chiaro come quelli con meno minuti nelle gambe volessero sfondare la difesa avversaria; il migliore è stato - come a Parma - il centrocampista brasiliano, sempre sul pezzo e voglioso di guadagnare posizioni nelle gerarchie in mezzo al campo. Buone anche le prove di De Silvestri, Tissone e Soriano; il terzino destro è stato una spina nel fianco dei monegaschi, l'argentino ha anche colto una traversa su punizione, mentre l'U-21 si è tolto la soddisfazione di un gran gol di tacco.
Prestazioni meno positive per Mustafi, Poulsen e Icardi. Il centrale tedesco ha avuto qualche piccola svista, ma tutto sommato è giovane e può capitare, mentre l'ex Barcellona sembra essere poco cattivo sotto porta, visto le occasioni capitategli e non sfruttate. Discorso diverso per il terzino danese: appena richiamato in nazionale per la sfida di Milano contro l'Italia, Poulsen è sembrato in miglioramento, ma il test non era probante. Bisognerà attendere.
Il risultato finale è giusto, dato che la Samp ha giocato con meno timidezza, sopratutto nel secondo tempo, quando si sono aperti molti spazi; insomma, un 2-0 che rimanda allo stesso risultato che consentì - 22 anni fa - di arrivare in finale di Coppa delle Coppe, poi vinta dalla Samp a Goteborg contro l'Anderlecht. Un tuffo nella storia.

Roberto Soriano, 21 anni, ringrazia Maxi Lopez, 28, per l'assist del 2-0.

A proposito di storia, allo stadio si è potuto ammirare anche una serie di striscioni a ricordare il più grande presidente nella storia sampdoriana, Paolo Mantovani. Ieri sono stati ricordati i 19 anni dalla sua scomparsa, in quel
14 Ottobre 1993; con la sua morte, un'epoca d'oro ha cominciato a chiudersi, nonostante l'arrivo della Coppa Italia nel Maggio dell'anno successivo.
Paolo Mantovani era di Roma, nato nel 1930, e proprio in occasione della trasferta nella capitale contro i giallorossi, il Comune di Roma ha compiuto un grande gesto: infatti, è stata intitolata una strada all'ex presidente sampdoriano.
E' stato bello vedere come anche una città che ha vissuto meno le imprese calcistiche del grande Presidente ha saputo dargli il giusto riconoscimento; folta la presenza di tifosi blucerchiati, nonostante la distanza notevole che separa Genova dalla capitale. Per la realizzazione della via, va dato il merito all'assessore (sampdoriano) del XI Municipio, Roberto Martinelli, in grado di spingere per tanto tempo affinché la via potesse essere intitolata a colui che ha reso così tanto felici i tifosi della Sampdoria.
Importante anche la presenza di alcuni esponenti dei quadri dirigenziali della società, con il d.s. Sensibile e l'a.d. Sagramola presenti sul posto, così come il presidente della FIGC Giancarlo Abete. E' stato un bel momento, così come è stato toccante il ricordo allo stadio durante l'amichevole con il Monaco, condito da striscioni per Mantovani. Insomma, un grande omaggio nel ricordo del passato.

L'immagine della via intitolata a Paolo Mantovani il 26 Settembre 2012, nel XI Municipio di Roma.

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