10 ottobre 2012

Di difensivismo si muore.

Dieci punti in sette partite. Va bene, in realtà dovremmo dire "undici", se non fosse per il punto di penalizzazione con il quale è partito questo campionato della Sampdoria. Il bilancio della squadra di Ferrara si può dire buono, un eccellente passo per cercare la salvezza in anticipo. Ma analizzando le singole partite, c'è qualche rimpianto? E quanto effettivamente abbiamo avuto fortuna? Forse si sarebbe potuto fare meglio o forse siamo stati fortunati in qualche frangente. Rivisitiamo questo prime sette giornate, cercando di fare un equilibrato resoconto di quanto si è ottenuto lungo il nostro cammino.

Ciro Ferrara, 45 anni,: la sua Samp ha avuto un buon inizio, ma sta rallentando.

Milan-Sampdoria 0-1 - 68' Costa
Inutile dire che la gara d'esordio è solitamente quella più difficile. Non ha fatto eccezioni l'inizio a San Siro, dove la Samp affrontò un Milan in grosse difficoltà, tuttora irrisolte. La squadra si presentò con un 4-3-3 mascherato da 4-5-1, con Kristicic ed Estigarribia ali dietro l'unica punta Eder. Il gol di Costa fu uno dei pochi tiri in porta di tutta la partita; entrambe le squadre dimostrarono di essere in rodaggio; forse, anche alla luce del palo di Boateng e del salvataggio finale di Gastaldello su Flamini, il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto. Ma in un esordio di campionato ti prendi ciò che ottieni e la vittoria è stata adeguatamente festeggiata.

Sampdoria-Siena 2-1 - 45' Maxi Lopez (Sam), 62' Vergassola (Sie), 68' Gastaldello (Sam)
Qui il risultato è stato uno dei pochi giusti di tutto il campionato: l'esito finale viene perfettamente rispecchiato dal 2-1 ottenuto dai blucerchiati. Anzi, volendo essere sinceri, il solo gol di vantaggio stette stretto a quella Samp, che giocò molto bene, grazie all'apporto di un vero 4-3-3, con Maxi Lopez al posto di Kristicic dall'inizio. Poli a centrocampo mostrò una buona grinta e la difesa non ebbe quasi nessuna sbavatura.

Pescara-Sampdoria 2-3 - 31', 76' Maxi Lopez (S), 63' Estigarribia (S), 75' Celik (P), 90' Caprari (P)
Nella città abruzzese, la Samp ebbe la fortuna di avere un cinismo sotto rete degno della grande squadra. In difficoltà per buona parte del primo tempo, il Doria riuscì a sbloccare il risultato con un gol del solito Maxi Lopez; nella ripresa, dopo il raddoppio di Estigarribia, il Pescara accorciò subito le distanze con Celik, appena entrato e servito da Quintero. Tempo di rimettere palla a centrocampo ed ancora il numero 10 blucerchiato mise dentro il 3-1. Nel finale, il gol di Caprari servì solamente per il tabellino finale. Va detto che il Pescara colpì due traverse ed ebbe delle buone occasioni. La vittoria fu un buon risultato, ma venne cementificata solo nella ripresa, avendo numerose occasioni di fronte ad un Pescara scoperto.

Festa a San Siro: Andrea Costa, 26 anni, ha appena segnato il gol-vittoria.

Sampdoria-Torino 1-1 - 69' rig. Bianchi (T), 84' rig. Pozzi (S)
I maggiori rimpianti derivano probabilmente da questa partita. Nonostante venti minuti iniziali molto difficili, con il Torino a tenere costantemente la palla, la Samp fu in grado di creare tante palle-gol solo nella prima frazione; su tutte, la traversa di Maresca su punizione. Il Torino, scomparso gradualmente nella ripresa, ebbe il merito di conquistarsi un rigore, grazie ad un'ingenuità di Soriano. Trasformato in gol da Bianchi, la Samp conquistò il pareggio grazie all'ingresso di Eder, in grado di mettere in difficoltà la difesa avversaria e guadagnarsi un altro calcio di rigore. La rete di Pozzi portò il pareggio in cascina; i punti sarebbero potuti essere tre, se Gillet non si fosse inventato un altro miracolo - negli ultimi istanti della gara - su un tiro all'incrocio di Eder.

Roma-Sampdoria 1-1 - 34' Totti (R), 62' Munari (S)
Senza Maxi Lopez, squalificato per due turni, la Samp si presenta a Roma con lo stesso assetto (difensivista) di Milano, quando forse sarebbe meglio aggredire la Roma offensiva di Zeman. Andati in svantaggio per un gol del solito Totti, i blucerchiati riescono a reagire, pareggiando su un regalo di Stekelenburg, prontamente sfruttato da Munari. Dopo un buon primo tempo, i padroni di casa si spengono e per poco la Samp non ne approfitta, sfiorando il successo su un contropiede di Icardi. Tutto sommato, contro i giallorossi spentisi al 60' o giù di lì, il risultato si può considerare adeguato.

Sampdoria-Napoli 0-1 - 67' rig. Cavani
A Marassi va in scena uno scontro fra prime delle classe: il Napoli, primo in classifica con la Juve, arriva per sfidare la terza forza del campionato. Nel primo tempo, la Samp riesce a soffocare il gioco dei partenopei, grazie ad un 4-5-1 asfissiante, che taglia le fonti del gioco napoletane. Nella ripresa, i padroni di casa non si scoprono e non producono nessun tiro nello specchio della porta avversario; gli ospiti giocano male, ma riescono a sfruttrare l'unica occasione che gli si propone. Contropiede magistralmente guidato da Hamsik, fallo di Gastaldello e rigore; oltretutto, rosso diretto al capitano sampdoriano per fallo da ultimo uomo. Se l'espulsione sarebbe arrivata comunque (Gasta era già ammonito), il rigore in realtà non c'è, poiché il fallo è stato commesso appena fuori dall'area. Cavani va dal dischetto e non perdona. 1-0 immeritato, perché la Samp - con quell'assetto tattico - non avrebbe segnato neanche giocando tutto il giorno; il Napoli, invece, ha fatto poco per meritarsi il successo.

Chievo-Sampdoria 2-1 - 45' Thereau (CV), 61' Maresca (S), 88' Di Michele (CV)
E veniamo all'ultima partita, quella disputata al "Bentegodi" di Verona. La Samp si presenta senza Eder e Pozzi, con il solito 4-3-3 mascherato ed un baricentro di squadra molto basso. Nel primo tempo, gli undici in campo non ne azzeccano una; non fanno meglio quelli del Chievo, che però trovano il vantaggio sul finire del primo tempo, grazie ad uno svarione della difesa blucerchiata. Nella ripresa, la punizione di Maresca illumina un arcobaleno che vale il pareggio; nonostante questo, il Doria non combina molto neanche nella seconda frazione. Quando la partita sembra indirizzata verso un mesto pareggio, Di Michele tenta il tiro della disperazione e l'eccessiva sicurezza di Romero gli dà una mano. 2-1 per i clivensi ed un'occasione sprecata per cercare di allontanarsi ulteriormente dalla zona salvezza.

Gastaldello, 29 anni, aggancia Hamsik, 25, appena fuori dall'area: l'episodio più discusso.

Quindi, facendo un conto veloce, mancano un paio di punti. Insomma, è un bilancio fantasioso, ma che non sembra essere molto diverso da quello reale. Ciò nonostante, non si può fare un appunto a Ciro Ferrara: a lui va dato il merito di aver portato avanti un'ottima gestione della linea verde e di aver ringiovanito la squadra, già rinnovata dopo l'anno di B. Tuttavia, non si può chiudere un occhio sul suo eccessivo "difensivismo", che potrebbe crearci più problemi di quanti effettivamente ne abbiamo.
Infatti, capisco benissimo come Ferrara debba ovviare all'unico errore fatto nel calciomercato estivo dalla società: la mancanza di un vice-Estigarribia. Sebbene questo sia un fardello pesante in una rosa con nove centrocampisti ed un esterno di ruolo, non si capisce perché si debba "castrare" tecnicamente questa squadra. Non si comprende perché non sia stata una chance seria ad Icardi, nemmeno a Verona, dove mancava mezzo attacco e forse il giovane ex Barcellona avrebbe potuto essere d'aiuto. Speriamo che in Gennaio la società venga incontro all'allenatore, provvedendo nel reperire un esterno d'attacco, magari sacrificando qualche mediano di troppo.
Tuttavia, Ferrara farà meglio a prestare attenzione. Nessuno pretende di arrivare nelle posizioni più alte quest'anno, con una squadra che deve accumulare esperienza: l'obiettivo è salvarsi con qualche giornata d'anticipo. Ma impostare formazioni super-difensive non ci consentirà di centrare l'obiettivo agevolmente. Sapete come si dice: di difensivismo si muore.

Nenad Kristicic, 22 anni, è uno di quelli che sta soffrendo l'assetto di Ferrara.

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