18 gennaio 2016

Chi mal comincia.

C'è un andazzo che recita: chi ben comincia, è a metà dell'opera. Non si può dire altrettanto per il girone di ritorno della Samp, che inizia come peggio non potrebbe. Il 2-1 subito dal Carpi al Braglia di Modena - di fronte a molti tifosi blucerchiati presenti in Emilia - apre la seconda parte di campionato nel modo più sbagliato possibile.

Joaquin Correa, 21 anni, al primo gol con la Samp in A.

La Samp si presenta a Modena per iniziare al meglio il girone di ritorno dopo la sconfitta contro l'inarrestabile Juve di questi tempi. Con l'assenza di Moisander (squalificato), Silvestre è di nuovo al centro della difesa. La novità è la partenza di Correa dall'inizio, mentre il Carpi si schiera con il consueto 4-5-1: Mbakogu è l'unica punta.
Il primo quarto d'ora mostra agli spettatori una gara molto brutta, perché gli emiliani sono una squadra puramente conservativa e la Samp non riesce a mettere insieme tre passaggi di fila. Al 13' spunta un gol di Cassano di testa, ma la rete viene annullata per il fuorigioco di partenza del 99 ospite. Ci vogliono 25 minuti per la prima occasione seria della gara.
Una ripartenza di Correa - 50 metri palla al piede! - permette alla Samp di prendere il Carpi scoperto. L'argentino serve Soriano, che crossa in mezzo per Cassano: l'attaccante centra Belec, che sulla respinta si ripete su Fernando, imbeccato sempre da Correa. Purtroppo, lo svantaggio per i blucerchiati è dietro l'angolo.
Al 27' Di Gaudio tenta lo sfondamento in area di rigore, ma Silvestre spazza. Sulla respinta né Correa, né Fernando sono lesti al limite e Lollo li anticipa: solo in mezzo all'area di rigore, il centrocampista del Carpi trova il vantaggio e il secondo gol consecutivo dopo quello all'Udinese. L'1-0 è figlio della mollezza degli ospiti nella prima mezz'ora di gara.
Fortunatamente il pari arriva subito: imbucata di Soriano per Correa, che si muove alle spalle di Zaccardo e batte in uscita Belec. Primo gol in blucerchiato per l'argentino a un anno dal suo acquisto e fiducia a mille. Lo dimostra anche Cassano, che al 36' coglie la traversa con un gran destro a Belec battuto.
Si va all'intervallo sull'1-1, ma la beffa è dietro l'angolo. Al 53' Di Gaudio punta ancora una volta Silvestre, che lo controlla, finché Fernando non decide di buttare giù il numero 11 del Carpi. Dal dischetto Mbakogu è preciso e firma il secondo vantaggio dei padroni di casa, che intravedono la prima serie di vittorie consecutive in A.
Da quel momento in poi, il Carpi si mette sulla difensiva e agisce solo in contropiede. Con l'entrata in campo di Lasagna, gli emiliani puntano sulle ripartenze: Mbakogu (due volte) e Lasagna ci provano, ma trovano Viviano o un salvataggio super di Silvestre sulla linea. Dall'altra parte, il massimo sforzo viene prodotto con due occasioni.
La prima è di Fernando, che - nonostante una prestazione ingenua e insoddisfacente - coglie il palo da 30 metri a Belec battuto. La seconda è di Muriel: servito in area, il colombiano di mancino centra il portiere avversario da cinque metri. Sulla ribattuta, la conclusione è anche peggiore e il pericolo è sventato.
Le cose vanno così male che è più il Carpi a sfiorare il terzo gol - ancora Lasagna in contropiede - che la Samp a trovare il pareggio. A nulla servono i cambi e le urla di Montella (o l'incazzatura di Viviano a fine gara). Il Carpi batte la Samp, che soffre la seconda sconfitta esterna contro le neo-promosse. A Bologna bisognerà giocare tra due settimane...

Jerry Mbakogu, 23 anni, decide la gara su rigore.

Viviano 6; Pedro Pereira 5.5 (dal 18' s.t. Carbonero 6), Silvestre 6.5, Zukanovic 6, Regini 6; Barreto 5.5 (dal 18' s.t. Muriel 5), Fernando 5, Soriano 5.5; Éder 5, Cassano 6, Correa 6+ (dal 34' s.t. A. Rodriguez s.v.) - già pubblicate su SampNews24

Il campo parla di una sconfitta non dico meritata, ma certamente dura da mandar giù. Soprattutto per quanta poca voglia ha mostrato il gruppo in una situazione del genere. In confronto i sessanta minuti di nulla contro la Juve sono stati acqua rinfrescante. E intanto il mercato - al 17 gennaio - non racconta di alcuna operazione in entrata o in uscita.
Una situazione senza precedenti, un po' come quella del Carpi. Non sarà la prima squadra che decide deliberatamente di giocarsela in contropiede, ma la compagine allenata da Castori è certamente quella più che aborra il gioco manovrato e che si affida a spunti e singoli episodi. Così ha vinto e così vincerà fino alla fine del campionato, ma la salvezza rimane lontana.
Qualcuno adesso teme di finire in B, di avvicinarsi alla zona retrocessione, lontana sei punti e che vede nel posto più alto proprio gli emilani. Onestamente non credo ci sia questo pericolo: dietro vanno molto piano e non vedo possibilità di accelerare. Se la Samp imbroccherà adeguatamente 4-5 partite da qui alla fine dell'annata, la salvezza sarà garantita.
Piuttosto preoccupa la flebile tenuta psicologia di questa squadra. Ieri il Carpi non ha vinto perché meritava, ma ha vinto perché l'avversario che aveva di fronte non ha praticamente giocato nella ripresa. Con la Samp molle vista nel secondo tempo, la rimonta contro una squadra chiusa nella propria metà campo era praticamente impossibile.
E ora c'è il Napoli di Sarri, quel Sarri rigettato velocemente da Ferrero e che oggi invece guida la classifica con merito. Il Napoli è una bella macchina, di classe e con un propulsore velocissimo chiamato Higuain. Sarà difficile fermarlo: il 2-2 dell'andata è un ricordo lontanissimo. E chi mal comincia, del resto, non può mai esser contento.

Tanti i tifosi presenti al Braglia di Modena per la sfida di ieri.

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