21 settembre 2015

Altarini in arrivo.

Prima o poi doveva arrivare questo momento: non è un caso se sia arrivato contro una delle squadre che più sorprenderà l'Italia in questo 2015-16. Il Torino sconfigge la Samp per 2-0: è il primo stop dei blucerchiati in Serie A. I sette punti conquistati finora rimangono un bottino incoraggiante, ma la giornata è stata da dimenticare per la compagine doriana.

Walter Zenga, 55 anni: prima sconfitta in campionato per la sua Samp.

Zenga riparte dal solito 4-3-1-2, con un'unica novità: Cassani è infortunato, Pedro Pereira parte per la prima volta da titolare in Serie A. A soli 17 anni! Ventura, invece, conta sul suo solito gruppo: 3-5-2 con Acquah e Baselli in gran forma. Davanti continua la fiducia verso la strana coppia Quagliarella-Belotti.
Il primo tempo è un monologo granata: confermata quindi una preoccupante tendenza in casa Samp. In tutte e sei le partite ufficiali viste finora, il Doria di Zenga ha regalato almeno una mezz'ora di gioco agli avversari sul piano dell'intensità. E non può far eccezione questa gara, in cui la Samp non carbura.
Dopo un quarto d'ora di studio, il Torino va in vantaggio al 17': bel cross di Bruno Peres e Silvestre si perde Quagliarella che insacca di testa. L'argentino lamenta una spinta, ma non si vede molto per cui recriminare. Anche Viviano forse sarebbe potuto essere più esplosivo. Quagliarella sfiora il 2-0 due minuti dopo, poi al 23' non perdona l'ennesima dormita della difesa ospite.
In questo caso, a sbagliare è l'altro centrale: Moisander marca Quagliarella, poi lo molla senza un vero motivo e il 27 granata può insaccare da solo il 2-0 su una bordata di Belotti. Da lì, il Torino gestisce la gara per i restanti 65' e punge ogni tanto. Lo fa ancora nel primo tempo con Acquah (strepitoso: quanti rimpianti) e Bruno Peres (con la Samp si scatena sempre).
Da parte doriana, solo Éder e Soriano tentano uno squillo, trovando la risposta della difesa granata. Zenga fa subito un cambio nella ripresa: fuori Regini, dentro Christodoulopoulos, provato per tutta la settimana come terzino destro. Sarebbe dovuto scendere in campo per Pereira, ma l'emergenza porta il tecnico blucerchiato a metter dentro Lazaros e spostare il giovane portoghese sulla sinistra per limitare Bruno Peres.
Al 47', episodio dubbio in area torinista: Éder serve Muriel in profondità e il colombiano salta Padelli. Finito lo spazio per il tiro, mette in mezzo, dove Éder viene chiuso in maniera (forse) irregolare da Moretti. L'arbitro non fischia e allora la Samp mette in campo anche Correa, l'unico a solleticare le mani di Padelli nella ripresa. Il Torino a malapena tira nel secondo tempo, ma la vittoria è ormai cosa fatta.

Il Torino sarà la rivelazione di questo campionato: per ora è secondo.

Viviano 5.5; Pereira 6, Silvestre 5.5, Moisander 5.5, Regini 4.5 (dal 1' s.t. Christodoulopoulos 5.5); Ivan 5.5 (dal 16' s.t. Correa 6), Fernando 5.5, Barreto 5; Soriano 5 (dal 36' s.t. A. Rodriguez s.v.); Éder 6, Muriel 5.

Sul Torino c'è poco da dire: l'ho indicata a inizio campionato - insieme al Sassuolo - come la squadra che più sorprenderà tutti in questa Serie A 2015-16. Ottimo mercato e gruppo mantenuto intatto, i granata hanno fatto una sola cessione indispensabile. Molti dei soldi sono stati reinvestiti su giovani di prospettiva. Complimenti a Cairo, Ventura e alla loro squadra.
Sulla Samp, invece, eccome se c'è da parlare. Alla prima prova contro una squadra che sa giocare a pallone è arrivata la prima mazzata. Stavolta non c'è nessun carneade miracolato, ma una compagine che sa il fatto suo. E la Samp del primo tempo ha dimostrato che i problemi ci sono. E se non intervengono i fuoriclasse a nasconderli, emergono.
Ci sono veramente pochi elementi da salvare in questa brutta prova: l'entrata di Correa (speriamo parta dall'inizio contro la Roma), il solito Éder, ma sopratutto Pedro Pereira. Ha fatto discretamente bene a destra, ancor meglio a sinistra, dove ha limitato le sgroppate di Bruno Peres. Chissà che non si meriti ancora più fiducia dopo la prima da titolare in A.
Male in tanti. Su Regini ho già detto la mia altrove, mentre stupiscono le disattenzioni dei centrali. Barreto non ha neanche aiutato molto il povero Regini: il duo Acquah-Peres ha fatto quello che voleva. Anche davanti Muriel ha confermato un tratto: se non ci sono le difese aperte, le sue pecche vengono fuori.
Adesso si vedrà di che pasta è fatta questa Samp targata Zenga: gli altarini stan venendo fuori e i problemi di gioco non si possono nascondere sempre con le giocate dei più forti. Roma e Atalanta saranno due test interessanti per capire che ne sarà dell'Uomo Ragno e del suo progetto (se mai ce ne sia uno).

Joaquin Correa, 21 anni, uno dei pochi a salvarsi a Torino.

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