17 maggio 2015

Per demeriti altrui.

Cosa non si fa per evitare quest'Europa League? Pare fatto apposta. L'Inter viene fermato dalla Juve-B, il Genoa rischia di non poterla disputare per mancanza di licenza Uefa e la Samp non vuole esser da meno. Solo così si può spiegare l'1-0 della Lazio al Ferraris, la seconda sconfitta consecutiva in casa e una prestazione sconcertante dei blucerchiati nella ripresa.

Felipe Anderson, 22 anni, devastante come suo solito.

La Samp si presenta in un Ferraris carico per quella che dev'essere la gara dell'anno. L'hashtag lanciato dalla società - #IoCiSono - dimostra come tutti capiscano che questa partita conta più delle altre. Il 4-3-1-2 delle ultime uscite è confermato, con Soriano dietro al duo Muriel-Eto'o; fuori Duncan, rientra Obiang dalla squalifica, così come Romagnoli e De Silvestri. La Lazio, incerottata e con quattro assenze importanti, punta su Ciani e Gentiletti come coppia centrale di difesa. Davanti i soliti tre: F. Anderson, Candreva e Klose.
I primi 20' sono a marca ospite: di occasioni veramente pericolose non ce ne sono, ma la Lazio tiene spesso il pallone, mentre la Samp fatica a recuperarlo. Prima Parolo, poi Candreva cercano di impensierire Viviano senza riuscirci. La Samp ha il primo spunto al 22', quando un colpo di testa di Soriano va alto di poco. L'ultimo lampo ospite è al 30' ed è di quelli che fa male: contropiede in campo aperto, Felipe Anderson mette in mezzo e Romagnoli rinvia male. Fortunatamente Viviano ha un buon riflesso e salva prima che la palla finisca in porta.
Da lì, è solo Samp. Un minuto dopo, Muriel serve in profondità Soriano, ma il destro del numero 21 blucerchiato è largo di poco. Ancora Samp al 38', quando su un'azione dei padroni di casa Gentiletti rischia il clamoroso autogol. La più clamorosa occasione per la squadra di Mihajlovic arriva al 43': grande discesa di De Silvestri, cross in mezzo e Obiang ha lo specchio della porta spalancato, ma riesce a mandare alto. È la seconda grossa chance da gol che si mangia dopo quella contro il Genoa nel derby di ritorno.
Al riposo, l'inerzia cambia. La Samp ha altri cinque minuti di vita, con un'altra gigantesca chance. Al 47' Eto'o viene lanciato in campo aperto, sfruttando il fuorigioco sbagliato da Ciani. Il camerunense è solo davanti a Berisha, ma riesce a non centrare la porta. Disperazione della Gradinata Sud e del 99, che spreca quella che è l'ultima occasione della gara. Da quel momento in poi, la Samp non tirerà più in porta per tutto il resto del secondo tempo.
Sei minuti dopo, l'episodio incriminato dell'1-0 ospite. Su corner, Regini si perde ingenuamente Gentiletti: il terzino blucerchiato prova a raddoppiare Ciani, già controllato da De Silvestri. Un errore grave, che lascia l'argentino della Lazio libero di colpire (male) verso la porta. Viviano potrebbe tentare la parata, se non fosse che è trattenuto da Klose al centro dell'area piccola. Quando il pallone è praticamente sulla linea di porta, il portiere di casa viene lasciato dal tedesco e non può intervenire. Non basta un intervento alla disperata di Eto'o: 1-0 Lazio.
Nonostante la girandola di cambi (dentro Rizzo, Bergessio e Okaka), non c'è nulla da fare. La Lazio gestisce il vantaggio da grande squadra e potrebbe raddoppiare a più riprese. Al 69' Candreva spara un gran destro di controbalzo, ma il pallone è fuori di poco. Quattro minuti più tardi, un'altra ingenuità di Palombo (pessimo ieri sera) regala a Felipe Anderson la chance del 2-0, ma Silvestre ci mette una pezza. Infine, anche Djordjevic potrebbe fare 2-0 in contropiede, ma la sua conclusione a botta sicura viene salvata dal provvidenziale fianco di Rizzo. Finisce 1-0 per la Lazio, che sogna ancora la Champions. Per la Samp c'è da pensare a Empoli.

Samuel Eto'o, 34 anni, alla peggior prestazione con la Samp.

Viviano 6; De Silvestri 5.5, Silvestre 6.5, Romagnoli 6.5, Regini 5; Acquah 6 (dal 16' s.t. Rizzo 6), Palombo 4.5 (dal 36' s.t. Okaka s.v.), Obiang 5; Soriano 6; Muriel 5, Eto'o 4.5 (dal 16' s.t. Bergessio 5.5) - già pubblicate su SampNews24

La partita è stata quindi molto amara. La Samp ha tenuto bene nei primi 45', sebbene una Lazio incerottata abbia fatto vedere come ci siano comunque galassie di distanza tra la squadra di Mihajlovic e quella di Pioli. Dopo il clamoroso errore di Eto'o, la Samp è sparita dal campo: non si registra un tiro a favore dei blucerchiati in tutta la ripresa. Una vergogna, specie se ti giochi l'Europa e carichi la partita dicendo che è quella dell'anno.
Non posso nemmeno schierarmi con i miei tifosi in questo caso. Ma questo è un discorso rivolto più in generale ai tifosi di calcio, che sto cominciando a capire sempre meno. Incredibile l'onda di lamentele in seguito al vantaggio della Juve nella partita d'andata, ottenuto battendo un corner fuori dalla lunetta. Ricordo dei «Ladri!» e vari insulti. In questa gara, invece, nonostante il fallo di Klose su Viviano nell'azione del gol-vittoria, c'è anche chi si arrabbia se glielo ricordi. Come se il fatto che la Lazio abbia giocato meglio implica che la rete dell'1-0 possa esser segnata irregolarmente... allargo le braccia e proseguo.
Nulla da dire, invece, sulla Lazio. All'andata mi avevano impressionato e avevo già detto come fosse una delle squadre che meglio si esprimeva in questo campionato. A 19 giornate di distanza, confermo quanto detto. Nonostante le assenze di Biglia, De Vrij, Mauricio e Marchetti, i biancocelesti hanno giocato compatti. Hanno rischiato nel primo tempo, ma dopo il gol irregolare hanno legittimato il vantaggio avendo almeno tre occasioni gigantesche per chiudere la pratica.
E qui veniamo alla Samp: come può sperare di andare in Europa League una squadra che non riesce a superare il "roccioso" duo Ciani-Novaretti con Muriel-Eto'o? O una compagine che ha vinto l'ultima gara in casa due mesi fa, facendo due punti nelle ultime quattro al Ferraris? Nessuno vuole l'impossibile da Sinisa Mihajlovic. Mi sono già accorto da tempo che questa squadra è in questa posizione europea perché è stata impostata in una certa maniera. Certo che cadere a cento metri dal traguardo farebbe male. Troppo male.
La corsa all'Europa League prosegue. L'Inter ieri ha perso contro la Juventus, dimostrando la fragilità in casa (11° in questa graduatoria: 25 punti in 18 gare a San Siro!). Ora i nerazzurri sono attesi dal Genoa fuori casa e dall'ultima contro l'Empoli al Meazza. Sei punti non sono impossibili, ma potrebbero non bastare più. Il Genoa, come detto, è al centro di un caso: la licenza Uefa non è stata concessa e potrebbe non arrivare mai. Oggi c'è la possibilità del sorpasso rossoblu a Bergamo, ma all'Atalanta serve ancora un punto per festeggiare la salvezza. E noi? Abbiamo la trasferta di Empoli e il Parma in casa. Chissà, forse finiremo in Europa League, ma per demeriti altrui.

Il gol (irregolare) di Santiago Gentiletti, 30 anni, che vale la vittoria ospite.

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