03 maggio 2015

All'ultimo scatto.

Dovevano arrivare dei punti, invece è giunta un'altrasconfitta: la terza nelle ultime sei gare, con un bilancio di tre punti nell'ultimo mese. La Samp si allontana ancora dalla zona Europa League dopo l'1-0 contro la Juve al Ferraris: i bianconeri sono campioni d'Italia per la quarta volta consecutiva, mentre i blucerchiati attendono i risultati odierni delle avversarie per la corsa all'Europa.

La Gradinata Sud, ancora una volta presente ieri per la sfida alla Juve.

Diverso dalla vigilia l'atteggiamento della Juve: con il Real Madrid da sfidare martedì, Allegri rischia tutto. Nonostante gli basti un punto per vincere lo scudetto, il tecnico della Juve schiera praticamente tutti i titolari, con solo Pirlo in panchina. Mihajlovic si affida al 4-3-1-2 già visto contro l'Hellas, con molti cambi e la coppia Muriel-Eto'o davanti, per la prima volta dall'inizio come centravanti. Soriano agisce alle spalle del duo d'attacco.
L'inizio è nettamente a favore della Samp, che pressa alto e prova a metter pressione agli ospiti. Bastano 29 secondi a Soriano per andare subito al tiro, ma il suo destro è alto. Di poco fuori anche la conclusione di Obiang al 9', con Buffon che valuta il pallone fuori. Al 12', la Samp ha un'occasione clamorosa: contropiede due contro due, Eto'o serve Muriel leggermente lungo in area e il colombiano non c'arriva. Da quel momento, la Samp sparisce dalla zona offensiva e lascia l'iniziativa ai campioni d'Italia uscenti.
Llorente ci prova un paio di volte di testa, ma non impensierisce Viviano. Anche Vidal ha una buona occasione al 31', ma il suo tiro è centrale. Purtroppo, il gol bianconero è dietro l'angolo. Al 31', Lichtsteiner viene lasciato colpevolmente libero di crossare da Mesbah: Rizzo si perde Vidal e anche Llorente è solo al centro dell'area. La palla arriva al cileno, che insacca sull'altro palo il gol del definitivo 1-0 ospite. La Samp non ha nessuna reazione e si va all'intervallo con i padroni di casa in svantaggio.
Il tanto nervosismo produce un secondo tempo peggiore dei primi 45': la Samp è contratta e non riesce a gestire il pallone in avanti, mentre la Juve fa un gran giro-palla per far passare il tempo. Ciò nonostante, fioccano le occasioni per i bianconeri: Tevez costringe Viviano ad allungarsi in corner e anche Marchisio ha spazio per provarci. Dal canto suo, la Samp ha una mega occasione con Bergessio al 64': l'argentino - neo-entrato al posto di Rizzo - è lanciato da Eto'o in area, ma tarda la conclusione e Bonucci lo costringe in corner.
Più passano i minuti, meno la Samp sembra avere la possibilità di pareggiare. La girandola di cambi non produce nulla, se non un sinistro di Duncan dalla distanza (bloccato da Buffon) e un mancino di Muriel (fuori). Tanti gialli, con la Samp che perde tre squalificati in vista della prossima partita a Udine. Intanto, la Juve può festeggiare al triplice fischio dell'arbitro: con questa vittoria, i bianconeri festeggiano il quarto titolo consecutivo.

La rabbia di Sinisa Mihajlovic, 45 anni, durante la gara.

Viviano 6; De Silvestri 5.5, Silvestre 6, Romagnoli 6, Mesbah 5.5 (dal 35' p.t. Regini 6); Rizzo 5 (dal 9' s.t. Bergessio 6), Palombo 5.5, Obiang 6 (dal 27' s.t. Duncan 6); Soriano 6.5; Eto'o 5, Muriel 5.5 - già pubblicate su SampNews24

Prima di qualsiasi analisi, voglio fare i complimenti alla Juve e anche una piccola critica al suo allenatore. Quando Conte ha mollato tutto nel luglio scorso, molti hanno pensato che fosse il momento buono per chiudere la dinastia bianconera. In effetti, nel contestato 3-2 dello Juventus Stadium contro la Roma a ottobre 2014, la sensazione c'era stata. Poi il resto del campionato ha cancellato quella speranza. La piccola critica ad Allegri è per la formazione schierata ieri. Bastava un punto, ma lui ha deciso di schierare (quasi) tutti i titolari. Era proprio necessario, con la sfida al Real Madrid a tre giorni da quella di Genova?
Intanto la Samp ha i suoi problemi. Tre punti in sei gare, nessuna vittoria: un digiuno così non c'era mai stato quest'anno in A. Eppure stavolta Mihajlovic ha schierato Eto'o e Muriel davanti, disimpegnandoli dai compiti da terzino che i due hanno svolto diligentemente durante queste ultime gare. Tuttavia, il risultato finale è stato pessimo. Il camerunense è sembrato escluso dalla manovra e lontano dal gioco, mentre il colombiano va a sprazzi e deve trovare continuità. Altrimenti il rischio è che rimanga un eterno incompiuto.
Ora la corsa all'Europa League si complica. Oggi il Torino ospita l'ottimo Empoli, il Genoa va a Roma, la Fiorentina aspetta il Cesena al Franchi e persino l'Inter - tornata in corsa - può approfittarne giocando contro il Chievo a San Siro. Insomma, le concorrenti sono agguerrite e alcune di loro hanno un calendario migliore della Samp (leggi Torino e Fiorentina). Sarà durissima e per questo un'inversione di tendenza è necessaria.
A partire dal prossimo impegno, quando la Samp andrà a Udine per giocarsela contro la squadra di Stramaccioni. All'andata ci fu un 2-2 che portò la squadra di Mihajlovic al terzo posto, nonché l'ultimo gol di Gabbiadini in blucerchiato. Ora la Champions è un sogno impossibile da realizzare, ma c'è ancora spazio per l'Europa League. A patto di cambiare marcia. Perché cadere all'ultimo scatto sarebbe un'amarezza insopportabile.

Arturo Vidal, 27 anni, regala il 4° scudetto alla Juve con un suo gol.

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