24 marzo 2014

Datemi una manita.

Mamma, che giornata. Mi dispiace aprire in modo così informale il mio commento alla partita di ieri, ma la Samp tira finalmente fuori le "palle" richieste da Mihajlovic la scorsa settimana e schianta l'Hellas al Ferraris con un punteggio che non lascia spazio ad alcuna replica. Il 5-0 ai gemellati butei è uno score che non lascia molto spazio alla fantasia. Forse gli scaligeri avrebbero meritato almeno il gol della bandiera, ma Mihajlovic ha ottenuto quello che voleva.

Domenico Maietta, 31 anni, e Fabrizio Cacciatore, 27, sfidano Maxi Lopez, 29.

Dopo la debacle di Bergamo, la Samp si presenta con qualche cambio all'appuntamento con l'Hellas al Ferraris: dentro Renan e Sansone per Krsticic ed Eder, apparsi spompati e confusi nella gara della scorsa settimana. Inoltre, niente più 4-2-3-1, ma un più offensivo 4-3-3, da sempre il modulo preferito da Mihajlovic. L'Hellas, in caduta libera nel girone di ritorno dopo la cessione di Jorginho, si presenta con una formazione speculare, con il trio Iturbe-Toni-Jankovic davanti. Pronti, via e la Samp passa subito: gran sinistro di Renan dalla distanza, il palo ferma il brasiliano ma sulla respinta Sansone la butta dentro da rapinatore d'area. 1-0 e l'attaccante si è già riscattato agli occhi del pubblico blucerchiato dopo tre minuti di gioco.
I padroni di casa gestiscono la gara, mentre gli ospiti tentano di trovare subito la via del pareggio: prima Toni trova Da Costa pronto su un suo tiro, poi il mancino di Iturbe sfiora il palo dal limite dell'area. Nei primi 20', l'Hellas ci prova ancora con Romulo e Toni (su cui salva Regini), mentre la Samp si fa vedere sopratutto grazie a Sansone, due volte minaccioso con il suo mancino, su cui Rafael è attento. Ma nulla può il numero uno gialloblu sul 2-0 al 22': angolo di Gabbiadini, che scarica fuori area per il mancino letale di Renan. La leggera deviazione dell'arbitro Calvarese cambia i piani del brasiliano, che calcia di destro e trova comunque la via della rete. Da lì, l'inerzia della gara finisce in mani blucerchiate: Gabbiadini testa un paio di volte Rafael, ma il 3-0 è nell'aria. E arriva al 37', con un'azione da applausi: lancio di Palombo per Sansone, che scarica sulla corrente Regini. Il terzino Samp salta l'avversario e mette in mezzo: Lopez fa da schermo, Soriano anticipa Albertazzi e segna il terzo gol dei padroni di casa. Grande festa e partita virtualmente chiusa.
Se mai servisse la conferma, Soriano apre la ripresa con un coast to coast concluso con il 4-0: gran sinistro dal limite dell'area e Rafael battuto per la quarta volta. Mandorlini non vede l'ora che finisca, mentre i suoi ragazzi sembrano disorientati. Iturbe impegna Da Costa un paio di volte, ma è più Maxi Lopez a impensierire Rafael. Che al 58' regala il 5-0 agli avversari: la punizione dal limite di Palombo è sul palo del portiere dell'Hellas, ma l'intervento di Rafael è tutt'altro che impeccabile. Festa anche per il vice-capitano, che torna al gol in A dopo tre anni. La partita sembra chiusa, ma lo è solo per la Samp: con gli ingressi di Rabusic e Cacia, l'Hellas vuole almeno salvare la faccia. E così parte un'altra gara, quella di Da Costa contro l'attacco ospite. Ferma Toni, stoppa due volte il neo-entrato Rabusic, fa disperare Cacia e s'improvvisa dribblomane nel finale. Una prestazione maiuscola quella dell'estremo difensore blucerchiato, che chiude una partita dominata in lungo e in largo. E' la vittoria casalinga più larga di questo campionato: eguagliato il 5-0 della Roma contro il Bologna a settembre e Samp virtualmente salva. Mancano forse un paio di punti, ma il più è fatto. Ora ci si chiede quali possano essere gli obiettivi di un Mihajlovic visibilmente soddisfatto: la risposta dopo Bergamo c'è stata. Eccome se c'è stata.

La gioia di Renan Garcia (a destra), 27 anni, dopo il 2-0 segnato nel primo tempo.

Da Costa 7; De Silvestri 6.5, Mustafi 6, Gastaldello 6.5, Regini 7.5; Soriano 8, Palombo 7 (dal 35' s.t. Salamon s.v.), Renan 7.5; Gabbiadini 6.5 (dal 17' s.t. Eder 6), Maxi Lopez 6.5, Sansone 7.5 (dal 25' s.t. Bjarnason 6) - già pubblicate su SampNews24

Non c'è che dire: forse è stata la migliore partita della Samp nell'ultimo anno. Era dal doppio impegno contro Juventus e Pescara nel gennaio 2013 che non vedevo una squadra così coesa e sull'attenti a ogni minimo stimolo. Erano i primi tempi di Delio Rossi. La giusta concentrazione è l'antidoto migliore contro gli avversari: oggi quasi tutti sono stati attenti dal primo all'ultimo minuto, sempre sul pezzo. Ora la salvezza è cosa praticamente fatta: diciamo che una vittoria o un pareggio in quel di Reggio Emilia, nella prossima gara contro il Sassuolo, metterebbe la parola fine al discorso.
Il problema ora è un altro: con nove giornate alla fine, quale può essere l'obiettivo di questa Samp? Gli incontentabili sognano l'Europa League, gli ottimisti si vedono nella parte sinistra della classifica. Io voglio esser ancor meno ambizioso, a differenza di Mihajlovic. Il discorso è che quando la Samp ha tentato la scalata si è fatta male: ricordiamoci le dichiarazioni prima delle gare contro Roma, Milan o Atalanta. Appena la Samp ha alzato la testa più del dovuto, ha preso botte forti. Insomma, bisogna evitare una fine alla Icaro: volare troppo vicini al sole fa male.
E allora è meglio sperare in un buon finale di stagione, magari con l'obiettivo della parte sinistra, ma senza esser troppo pressanti al riguardo. Personalmente, 45 punti e l'evitare altre "figure di merda" (cit. Mihajlovic) sarebbero due obiettivi sufficienti per il resto della stagione blucerchiata. Il calendario propone altre nove gare, di cui cinque in trasferta e quattro in casa. Vorrei la rivincita sul Sassuolo dopo la gara d'andata, mi piacerebbe un bel colpo all'Olimpico domenica prossima e far dispetti a Inter e Napoli quando verranno a Genova per le rispettive gare di campionato. In sintesi, divertirsi.
Se fosse possibile, dare una chance anche a coloro che si sono visti di meno in questo campionato. Ieri Renan e Sansone hanno brillato, ma dare qualche minuto anche ad altri sarebbe bello. Capire se Sestu vale un eventuale riscatto. Vedere se Salamon può esser utile a questa Samp, centrocampista o difensore che sia. Dare qualche altra gara a Obiang, ai margini in questo scenario felice, e a Fiorillo. Continuare a crescere Fornasier in casa (la classifica lo permette) e vedere se Rodriguez è da mettere su un aereo per il Sud America a giugno. Per far tutto questo, ci vorrà una mano da tutti: allenatore, giocatori e società. I tifosi l'hanno già data. In cambio, la manita è servita.

La festa della squadra blucerchiata dopo l'1-0 di Gianluca Sansone, 26 anni.

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