04 marzo 2013

T'immagini..

Un saggio diceva: «Non importa dove arrivi, l'importante è che cosa provi mentre corri». Per carità, il buon vecchio saggio aveva ragione; certo che, a guardare la classifica, qualche rimpianto viene, eh. Giusto perché la striscia di sette sconfitte consecutive ha bruciato qualunque sogno in partenza; fatto sta che, con l'ennesima vittoria nell'ultimo mese, la Samp stende il Parma per 1-0 e vola a quota 35, nonostante il -1 iniziale. Adesso, la salvezza dista cinque punti; qualcuno dice anche meno, visto l'andamento delle ultime tre, tutte ferme a quota 21. Tuttavia, mai abbassare la guardia. E chissà cosa avremmo fatto con Rossi dall'inizio..

Sampdoriani e parmensi mischiati: continua il gemellaggio, iniziato nel febbraio 1991.

La Samp si presenta alla sfida del "gemellaggio" contro il Parma con la stessa formazione di sempre; gli unici due cambi iniziali sono rappresentati dal recupero di Palombo e dal reintegro di Eder, che mettono in panca il redivivo Rossini ed il decisivo Sansone. Per il resto, tutti confermati; qualche guaio in più per i ducali, senza molti giocatori fondamentali e con l'attacco spuntato. Così spuntato che il centravanti è Biabiany; già, gioca nello stesso ruolo in cui giocava quando vestiva la maglia della Samp. Beffardo il destino, no?
Il primo tempo andrebbe derubricato come "noia assoluta": i padroni di casa fanno tanta fatica ad impensierire Mirante, tendendo sopratutto a far girare la palla, senza però tirare dalla distanza. Invece, gli ospiti si basano sulle geometrie di Valdes e Marchionni, che dovrebbero lanciare gli sprint di Sansone e Biabiany. La Samp trova un paio di iniziative grazie a Eder, che solletica Mirante, ma non crea molto in fase offensiva; il Parma, invece, ha le migliori occasioni. Sopratutto quando Biabiany, ex di turno lanciato a rete, salta Palombo in velocità, ma spara alto davanti a Romero.
La ripresa trova subito il cambio dell'infortunato Coda con Mesbah ed i ducali passano al 4-4-2, rendendosi anche più pericolosi. La Samp va a folate, ma non sembra credere troppo alla vittoria: lo si vede al 49', quando la sponda di Icardi trova il duo Costa-De Silvestri in area, senza però che nessuno dei due concretizzi. Fortunatamente, il Parma non crea troppo, però i blucerchiati trovano il vantaggio al 58': bell'assist di Estigarribia su punizione ed Icardi anticipa di testa Mirante. Incredibile l'errore del portiere ospite, che "sfarfalla" sul cross del paraguaiano. Le tante ammonizioni spezzano il match, ma non la tensione del pubblico, che vede una Samp in vantaggio, ma contratta.
Al 63' il Parma ha una delle migliori occasioni della partita: bel lancio di Mesbah, Rosi è solo in area, ma schiaccia debolmente su Romero, consentendo una parata facile all'argentino. L'entrata di Amauri crea scompiglio, tanto che al 70' Palombo colpisce il palo della propria porta, rischiando un clamoroso autogol; fortunatamente, il Parma ha finito il carburante e - nonostante la pressione finale - non crea più nessuna occasione. Anzi, è la Samp che potrebbe chiudere il match, ma Icardi sparacchia su Mirante su un bel suggerimento dell'attivissimo Estigarribia. Si chiude tra ammonizioni e squadre lunghe: così, la Samp vola al 10° posto e sembra avvicinarsi sempre più alla tanto agognata salvezza.

Pedro Obiang, 20 anni, il solito lottatore a centrocampo.

Romero 6.5; Gastadello 5.5, Palombo 6, Costa 6.5; De Silvestri 5.5, Poli 6, Krsticic 5.5, Obiang 6.5, Estigarribia 6.5; Eder 5, Icardi 6 (Sansone 6).

Insomma, i 35 punti (anzi, 36) sembrano quasi un miracolo, pensando all'ultimo periodo di Ferrara. Merito sopratutto di Delio Rossi: 18 punti nelle ultime 10 gare sono un risultato fantastico, specie se si ricorda come il mercato di gennaio ha portato solo Sansone ed un Rodriguez ancora in fase di rodaggio. E adesso viene il bello: le prossime partite potrebbero consentire la chiusura della pratica, permettendoci un finale di campionato sereno ed improntato sugli esperimenti: Poulsen, Rodriguez e Maxi Lopez hanno bisogno di un test, per capire se la loro presenza qui è per caso o c'è un motivo tecnico serio. Certo, i rimpianti rimangono parzialmente. Parafrasando Vasco Rossi: «T'immagini se fosse sempre domenica e se Delio fosse sempre stato lì..»

Mauro Icardi, 19 anni, esulta per l'1-0: è il nono gol in campionato.

Nessun commento:

Posta un commento