16 aprile 2018

Sparring partner.

Col senno di poi, è facile chiedersi se sarebbe potuta andare diversamente. Se avremmo potuto evitare una terza sconfitta di fila, per altro pesante nel punteggio: dopo il 5-0 del maggio 2016 e il 4-1 subito nell'ottobre dello stesso anno, la Sampdoria esce nuovamente sconfitta dallo Juventus Stadium, stavolta per 3-0. La corsa per l'Europa rimane ancora aperta.

La Juventus festeggia il 2-0, il gol che ha virtualmente chiuso la gara.

La Sampdoria si presenta allo Stadium nella speranza di un colpaccio dopo il grande successo dell'andata: il 3-2 di Genova è una delle uniche due sconfitte accumulate dalla Juventus in questo campionato (l'unica fuori casa). Per riprovarci, Ramírez gioca dietro al duo Quagliarella-Zapata, mentre dietro i terzini sono da brivido.
Pronti, via e si capisce perché: al 3' cross di Matuidi, con Regini che inspiegabilmente stringe al centro per marcare un già osservato Mandzukic. Cuadrado è solo e calcia male, ma centra Ferrari, che rischia di causare un autogol. La Sampdoria risponde solo al 20', quando un'incornata di Quagliarella su corner costringe Buffon a mettere in corner.
La Juventus pressa poco e non spinge tanto, sembra piuttosto bloccata. Mandzukic costringe Viviano a respingere un tiro-cross in corner, poi il croato non sfrutta una brutta uscita di Viviano sul susseguente angolo. La svolta arriva al 42': Pjanic si fa male e deve uscire, lasciando così spazio a Douglas Costa. Un cambio che segnerà la gara.
Tempo due minuti e il brasiliano mette l'assist dell'1-0, con Ferrari che perde Mandzukic in maniera maldestra. La Sampdoria potrebbe pure pareggiarla: su corner di Torreira, una spizzata porta la palla sul piede di Zapata al centro dell'area, ma il colombiano non ha un riflesso incisivo e Buffon para la sfera senza problemi.
Al ritorno dagli spogliatoi, Quagliarella ha lasciato spazio a Kownacki, che ha subito un guizzo: palla rubata a Chiellini e subito servizio per Ramírez, che però spreca malamente davanti a Buffon, calciando a lato. La Juventus non ci mette molto a punirci e a chiudere la gara.
Douglas Costa si ritrova semi-solo nel vertice alto dell'area piccola: potrebbe tirare, ma in CINQUE (!) lo chiudono. Il peccato è che Cuadrado e Howedes sono soli in area, quindi il brasiliano opta per l'assist e l'ex Schalke 04 realizza il 2-0 che chiude la gara. Seconda presenza in campionato e primo gol per il campione del Mondo 2014.
La gara è chiusa, nonostante Zapata provi a solleticare le mani di Buffon. E anzi, Douglas Costa ha ancora in serbo un numero: servito sulla linea del fallo laterale, corre e salta di netto Ferrari, poi punta Regini e salta anche lui, prima di servire Khedira a centro area. Il 6 bianconero deve solo insaccare il 3-0 per far sì che il resto sia accademia.
Certo, Cuadrado impegna Viviano dalla distanza e lo stesso brasiliano - funambolico ieri - sfiora il 4-0, ma è Zapata nel finale a mangiarsi il gol della bandiera su un'incredibile disattenzione di Howedes. Il tedesco serve di petto Buffon per il retropassaggio, ma Zapata s'infila sulla traiettoria: peccato che il colombiano centri il capitano della Juventus in uscita. Niente da fare.

Dopo aver finalmente sconfitto la Juventus e Allegri nella gara d'andata, Giampaolo non ha potuto nulla.

Viviano 5.5; Sala 5, Silvestre 5.5, Ferrari 5, Regini 5; Barreto 5 (dal 35' s.t. Verre s.v.), Torreira 5.5, Praet 5.5; Ramírez 5 (dal 15' s.t. Caprari 5); Quagliarella 6 (dal 1'. s.t. Kownacki 6), Zapata 5.5

Partiamo da una considerazione sul campionato: se la Juventus è vicina al suo settimo titolo di fila, non è solo perché ha una squadra forte e profonda. Non è solo per il suo straordinario allenatore (un giorno Allegri ci mancherà). Ma è sopratutto perché due dei cinque giocatori più forti della Serie A giocano per i bianconeri. E ieri l'abbiamo visto.
Vogliamo parlare di Douglas Costa? Proviamoci. Che crack ha preso la Juventus? Quanto saranno pochi i 40 milioni di riscatto alla luce di quello che il brasiliano può fare nell'attuale livello del nostro campionato? Un'operazione simile a quella del Liverpool con Salah. Ieri tre assist, ma sopratutto la sensazione che non avremmo mai potuto fermarlo.
Per noi le notizie positive non sono tante: una, di sicuro, è il rientro di Kownacki nella rotazione di Giampaolo. Il polacchino era un po' sparito dalle gerarchie dell'attacco, ma è stato bello vederlo allo Stadium, dove si è fatto notare nonostante una gara tutta in salita. Mi auguro che l'anno prossimo possa avere ancora spazio rispetto alla sua prima annata italiana.
Un discorso diverso, invece, va fatto per la linea difensiva. Fermo restando che spendere 14 milioni di euro per due terzini e ritrovarsi Regini titolare in questo momento del campionato è un FALLIMENTO, vorrei concentrarmi su Ferrari. Sono per il riscatto qualora rimanesse Giampaolo, ma a cifre diverse: non 15 milioni, ma 10.
Infine, il calendario. Cosa ci aspetta ora? Innanzitutto la sfida in casa contro un Bologna salvo e ormai tranquillo. Una gara che però significherà parecchio per la Sampdoria, che teoricamente rimane persino a tiro dal Milan, ma non ha più scontri diretti da sfruttare. Una squadra che deve sperare negli scivoloni altrui e ha un calendario complicato. Una sparring partner, proprio come allo Stadium.

Douglas Costa, 27 anni, tre assist e premio di MVP della gara.

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