04 novembre 2015

Solo ai punti.

Un altro pareggio, un altro 1-1, stavolta rimontati invece che in rimonta. Dai sette punti che erano (quasi) obbligatori nel trittico di una settimana, la Samp chiude con cinque punti dopo aver impattato in casa del Chievo Verona. Alla fine di questi sette giorni, la squadra blucerchiata è comunque nella parte sinistra della classifica. Forse contro ogni pronostico.

Éder, 28 anni, nuovo capo-cannoniere del campionato.

La Samp si presenta a Verona dopo quattro punti conquistati nelle ultime due gare: Zenga sceglie Ivan per la contesa del "Bentegodi" e uno schieramento particolarmente attento in fase di non-possesso, dove gli ospiti si schierano con un 4-1-4-1. Il Chievo di Maran lancia Inglese in attacco, per la prima volta titolare in Serie A.
I primi 15' fanno pensare che la Samp possa dominare la gara del lunedì sera. Muriel illumina la contesa con una progressione delle sue, che però viene neutralizzata da Bizzarri. Sul proseguimento dell'azione, Éder trova il vantaggio: gran filtrante di Carbonero e il capitano del Doria insacca l'1-0 spiazzando il portiere avversario.
Il possesso palla della Samp è avvolgente, fluido, la squadra sale bene anche con gli esterni. Dura poco, come al solito. Dal 15' del primo tempo, gli ospiti scompaiono e l'unico altro squillo dei primi 45' sarà una punizione di Fernando fuori di poco. Il Chievo, invitato a giocare, non attende altro e comincia ad avere un netto predominio.
Diversi i tentativi dalla distanza, visto che i clivensi non riescono ad arrivare in area di rigore. Prima Meggiorini, poi due volte Inglese, che sembra ispiratissimo. Proprio lui segna il gol del pareggio al minuto 34: su contropiede da corner dei blucerchiati, Meggiorini mette in mezzo per l'ex Carpi, che da solo può comodamente battere Viviano.
Da notare come sul gol ci sia una responsabilità non solo dell'intera squadra (lenta a tornare sul contropiede), ma sopratutto di Ivan. Che è un classe '95 e quindi può commettere certe ingenuità. Sul contropiede, lo slovacco ferma l'azione in fallo laterale, ma forse un rinvio lontano sarebbe stato consigliato. Invece il raccattapalle offre subito il pallone ai padroni di casa e così la ripartenza si concretizza nel gol di Inglese.
Al riposo sull'1-1, la ripresa non offre un canovaccio diverso. La Samp non gioca e anzi arretra il suo baricentro di una decina di metri. I cambi sembrano tardivi, con Cassano che entra solo al minuto numero 81 da centravanti, senza Éder e Muriel, già usciti. Nonostante questo, gli ospiti hanno un paio d'occasioni interessanti.
La prima se la crea da solo Muriel, capace di saltare tre difensori prima di arrivare in area, dove il suo tiro viene stoppato da Bizzarri. La seconda è sul piede di Barreto, dopo un buon recupero di Carbonero e la spizzata di testa del neo-entrato Soriano. Peccato che il destro del paraguayano sia a lato e non centri la porta avversaria.
Anche il Chievo ha un paio di chance per passare in vantaggio, tutte sui piedi di Paloschi, che ha sostituito proprio Inglese. Prima un colpo di testa del 43 gialloblu finisce di poco a lato, poi Zukanovic se lo perde di nuovo e ci vuole un buon riflesso di Viviano per evitare il peggio. Finisce 1-1, ma la sensazione è che si sia persa un'occasione.

Roberto Inglese, 23 anni, al primo gol in Serie A.

Viviano 6; Cassani 5, Silvestre 6, Zukanovic 5, Mesbah 5.5; Ivan 5 (dal 1' s.t. Palombo 5.5), Carbonero 6, Fernando 5.5, Barreto 5.5, Éder 6.5 (dal 36' s.t. Cassano s.v.); Muriel 5.5 (dal 30' s.t. Soriano s.v.) - già pubblicate su SampNews24

Il finale della gara di Verona dev'esser sembrato incomprensibile a molti tifosi. La Samp ha chiuso senza Éder, senza Muriel, con Cassano centravanti decentrato. Praticamente una gara senza punti di riferimento in avanti o in area di rigore si è conclusa con un baricentro ancora più arretrato per i cambi e la timidezza. Boh.
Si può dire che è stata la peggior partita dell'anno? A guardare il punticino conquistato al "Bentegodi" e le 3-4 occasioni create, si direbbe di no. Peggio di Bergamo o Torino? Beh, sì. Se ci pensiamo, in fondo, Atalanta e Torino sono a pari punti o più in alto della Sampdoria. Non si può dire altrettanto del Chievo, che con questo punto respira dopo tre sconfitte consecutive.
La mossa sbagliata di Walter Zenga è stata sopratutto quella di Ivan, schierato a sorpresa, ma come esterno d'attacco. Un po' per limitare le sgroppate di Gobbi, centro creativo del Chievo visto che i gialloblu non hanno un vero regista. Ma lo slovacco è apparso fuori ruolo e deve ancora crescere molto. E si è visto.
Ora ci sarà la sfida contro la Fiorentina del forse rimpianto Paulo Sousa, sul quale Ferrero cambia opinione ogni giorno. Peccato che la classifica veda i viola in testa con l'Inter. Poi ci sarà la pausa per le nazionali, dove si spera che ci si possa schiarire l'idea sull'identità di questa squadra. Perché per ora ci sono solo i punti in classifica: il gioco è ancora lontano.

La Samp saluta i tifosi accorsi al "Bentegodi" di Verona.

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