19 ottobre 2015

Colpiti e affondati.

Un altro viaggio lontano da Genova, altra sconfitta. Anzi, a giudicare da com'era iniziata la gara, una vera e propria Caporetto, arrivata per giunta sul campo di una delle formazioni più in difficoltà dall'inizio del campionato. Al "Matusa" di Frosinone, la Samp perde 2-0 e dà l'ennesimo segnale di preoccupazione ai suoi tifosi.

Éder, 28 anni, malissimo alla prima da ex a Frosinone con la Samp.

La Samp riparte dopo la sosta con undici punti conquistati in sette gare: a causa di qualche assenza, Zenga decide di schierare dal primo minuto Cassano e Carbonero, con Ivan playmaker e il ritorno di Regini. Ospiti super-offensivi, mentre Stellone non cambia nulla: il tecnico del Frosinone rimane fedele al suo 4-4-2, l'unico a giocare così in Serie A.
I primi 20' della Samp sono da spettacolo: tanti scambi, palla spesso tra i piedi e l'impressione di poter sbloccare il risultato da subito. Come quando Soriano s'inserisce tra le maglie avversarie, senza però assistere al tiro di Carbonero, che non centra la porta. Ancora meglio Muriel beccato da Cassano due minuti più tardi con un cioccolatino, ma il colombiano centra il palo.
La Samp sembra in pieno controllo della gara: ancora una combinazione Soriano-Cassano porta il capitano al tiro, ma Leali devia lateralmente la palla ed evita il peggio. Dal 20' in poi, però, la Samp sparisce dal campo e lascia spazio al flebile attacco del Frosinone, molto disordinato e che si fa vedere solo con qualche tentativo dalla distanza di Soddimo, l'ex di turno.
Al riposo sullo 0-0, gli ospiti rientrano con lo stesso atteggiamento indolente del finale di primo tempo. Una pessima idea, perché il Frosinone trova l'episodio giusto per passare. Su corner di Soddimo, è Paganini a incornare l'1-0 al 53'. Grande festa per l'esterno classe '93, al suo primo gol in A. Male Soriano nell'occasione, che lascia l'avversario solo sullo stacco.
Ci si aspetta la reazione blucerchiata e invece il 2-0 è dietro l'angolo. Un minuto dopo, Chibsah lancia in profondità Dionisi, colpevolmente lasciato in gioco da Moisander, il numero 18 gialloblu s'invola verso la porta e approfitta dell'errore di Viviano, rimasto nella terra di nessuno. Lob e raddoppio frusinate, con la squadra ciociara in pieno controllo della gara.
La rete di Dionisi è l'inizio della fine. Anzi, è persino il Frosinone a sfiorare il 3-0: prima Soddimo cicca la conclusione su cross di Paganini e manda a lato, poi è Ciofani a farsi fermare da un monumentale intervento di Pedro Pereira. La girandola di sostituzioni - Correa, Cassani e Rodriguez per Ivan, Zukanovic e Muriel - non cambia il risultato finale.
Incredibile come la Samp giunga fino al limite dell'area, ma non trovi il bandolo della matassa. E deve provarci il giovane Pereira dalla distanza, altrimenti gli altri si guardano dal tentare questa soluzione. Regini ha un mezza girata deviata in angolo, Éder è l'ombra di sé stesso. La partita si è chiusa in realtà al minuto 55. Purtroppo.

Federico Dionisi, 28 anni, chiude la gara con il pallonetto del 2-0.

Viviano 5; Pedro Pereira 6, Moisander 5, Regini 5.5, Zukanovic 5 (dal 37' s.t. Cassani s.v.); Carbonero 5.5, Ivan 5 (dal 20' s.t. Correa 5.5), Soriano 5; Muriel 5 (dal 37' s.t. A. Rodriguez s.v.), Cassano 6, Éder 5 - già pubblicate su SampNews24

La gara di ieri ha confermato un mio pensiero sugli avversari. Dite quello che volete, ma il Frosinone lotterà per salvarsi fino alla fine e potrebbe persino riuscirci. Dopo aver sofferto l'impatto del salto dalla B alla A, la squadra di Stellone ha fatto sette punti nelle ultime quattro gare. Ha un allenatore molto preparato e non ha cambiato tanto come il Carpi: le possibilità ci sono.
La Samp, invece, ne ha di cose da piangere. A partire dalla difesa, dove le lacune sono ormai più che evidenti. Solo contro il Bologna la Samp non ha preso gol in campionato. E non è un caso che i rossoblu siano ultimi in solitaria. La difesa balla, Regini sembra un giocatore impresentabile e Moisander non sta dimostrando di valere il suo esoso ingaggio.
Con Pereira e forse Carbonero, l'unico salvabile di ieri è stata Antonio Cassano: tante belle giocate, diversi assist per le poche chance create dal Doria al "Matusa". Certo, atleticamente rimane un giocatore penalizzante. Ecco perché sarebbe bello rivederlo sacrificando magari uno tra Éder e Muriel, schierandolo da prima punta. Ve lo immaginate un 4-3-1-2 con uno dei due sopracitati, Correa e Soriano in campo con lui? Ecco, sarebbe una bella cosa.
Ora ci sarà una settimana di verifica per Walter Zenga, che per quanto mi riguarda continua a esser un osservato speciale. Nei prossimi sette giorni si giocherà l'infrasettimanale e ci sarà un trittico importante per il tecnico: Hellas ed Empoli in casa, trasferta a Verona contro il Chievo. La logica direbbe di raccogliere sette punti e mettersi al sicuro. Con qualche entrata in meno, l'Uomo Ragno sarà a rischio? Intanto siamo stati colpiti e affondati.

Antonio Cassano, 33 anni, decisamente il migliore tra gli ospiti.

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