19 aprile 2015

Un'altra mentalità.

Doveva essere un trionfo, è stata una delusione: lo scenario dipinto ieri pomeriggio al Ferraris dalla Samp nella gara casalinga contro il Cesena è quello di un'altra occasione sprecata. Mihajlovic ha schierato un arsenale di tutto rispetto, ma il muro cesenate costruito da Di Carlo ha retto l'urto. E i tifosi piangono l'ennesima occasione sprecata della stagione.

Massimo Ferrero, 63 anni, dispiaciuto per la sua Samp.

La Samp ha puntato tutto sul segnare, come ha confermato il suo tecnico alla vigilia: «Basta segnare un gol più dell'avversario: gli attaccanti faranno il loro lavoro». Dentro tutti insieme Muriel, Éder, Eto'o e Okaka per la prima volta. Una scelta fatta dopo l'andata, quando la Samp giocò con un attaccante in meno, schiacciò il Cesena senza però vincere. Diverso l'approccio degli ospiti, che devono rinunciare a Defrel dall'inizio.
Il primo tempo è un mezzo assalto blucerchiato. Lento, blando, ma le accelerazioni di Eto'o danno un altro tono alla gara. Palombo sorprende Agliardi al 10' con una conclusione che scende all'improvviso, ma il portiere alza in angolo il bel tiro del capitano blucerchiato. Il Cesena si fa vedere con Alejandro Rodriguez - titolare per l'occasione - ma il suo destro potente è bloccato da Viviano al 19'. Eto'o alza il livello con un numero d'oro sul fondo campo, ma il suo assist non viene sfruttato da Muriel, che calcia alto dal centro dell'area.
Al 23' Éder ha una super-occasione su una conclusione deviata di Okaka, ma in corsa il numero 23 della Samp mette incredibilmente a lato. Gli ospiti si fanno vedere ancora con Rodriguez, marcato in maniera troppo blanda da Silvestre: bello il taglio in profondità, ma il destro viene respinto in due tempi da Viviano. Éder non si scoraggia e ci prova ancora due volte, senza però inquadrare la porta. Al 45' Mesbah potrebbe colpire su appoggio a rimorchio di Okaka, ma l'algerino spara altissimo da ottima posizione.
Il secondo tempo è molto più piatto dei primi 45', come dimostra la conta delle occasioni. Il Cesena non si fa vedere quasi mai, nonostante l'entrata in campo di Defrel per Rodriguez. Il francese avrà anche un paio di palle-gol, ma i padroni di casa si salvano dalla beffa grazie a Viviano prima e Obiang poi. La Samp - con il passare dei minuti - fa fatica a costruire una palla-gol di fronte allo schieramento degli ospiti.
Correa (esordio al Ferraris) e Soriano entrano al posto di Muriel e Palombo per una Samp a trazione anteriore, ma il risultato non cambia. La migliore occasione è quella di Romagnoli, che supera Agliardi con un colpo di testa al 76', ma trova il salvataggio sulla linea di Lucchini. I successivi tentativi di De Silvestri, Okaka e Mesbah non cambiano il risultato finale: è uno 0-0 amaro per i blucerchiati.

I tifosi del Cesena al Ferraris a seguito della squadra.

Viviano 6.5; De Silvestri 6, Silvestre 5.5, Romagnoli 6.5, Mesbah 5.5; Obiang 6.5, Palombo 6 (dal 41' s.t. Soriano s.v.); Muriel 5 (dal 23' s.t. Correa 6), Eto'o 6, Éder 5.5; Okaka 6.

Non c'è che dire: il Cesena ha fatto la sua solita gara tosta, mentre la Samp si è incartata su sé stessa con il passare dei minuti. Non è un caso se le palle-gol non sfruttate nella prima frazione hanno condannato i blucerchiati a fare la gara, ma non è la specialità in casa doriana. Intanto i romagnoli mantengono vive le speranze di salvarsi e sperano in uno scivolone dell'Atalanta, a +6 sul terzultimo posto e oggi di scena a Roma.
Nella Samp hanno deluso tanto due giocatori: Éder e Muriel. L'italo-brasiliano ha sprecato due super-occasioni nei primi 45' e poi è gradualmente scomparso dalla gara: del resto, Éder non dà il meglio contro squadre chiuse, preferendo gli spazi aperti. Diverso il discorso per il colombiano, costretto da Mihajlovic a giocare a destro: alla fine non ha inciso sulla partita come sperato e ha sbagliato un gol facile facile. La soluzione di affidare a lui i piazzati è interessante, ma andrà verificata nuovamente in futuro.
La sensazione però è che la Samp abbia buttato otto punti complessivi nelle quattro gare quest'anno contro Cesena e Milan. Contro i rossoneri sono arrivati due pareggi dopo esser stati in vantaggio e in maniera piuttosto ingenua: 2-2 su rigore provocato da Mesbah all'andata, 1-1 su deviazione di Duncan al ritorno. Diverso lo scenario con i romagnoli: al Manuzzi i blucerchiati hanno dominato senza segnare (l'autogol di Nica regalò il pareggio), mentre ieri la Samp ha peccato ancora di precisione sotto porta.
Ora la corsa all'Europa League si complica ulteriormente. Per fortuna l'unica seria avversaria per quel sesto posto - il Torino - è incappata in un pareggio in quel di Reggio Emilia contro il Sassuolo. Ora i granata avranno il derby contro la Juventus e poi un calendario molto facile: Palermo, Empoli, Genoa, Chievo, Milan e Cesena. C'è da sperare che la Samp sfrutti al massimo le partite favorevoli e strappi qualche punto nelle tre gare difficili rimaste.
Il futuro europeo dei blucerchiati si decide nel trittico di sfide con Napoli, Hellas e Juve. A partire dalla trasferta del San Paolo, dove la squadra di Benitez - ancora speranzosa per il terzo posto - arriverà dal ritorno dei quarti di finale di Europa League. Il passaggio del turno sembra assicurato dopo il 4-1 in Germania, ma sarà comunque una gara impegnativa. E servirà un'altra mentalità a questa Sampdoria, capace di soffrire ma poco di creare.

Samuel Eto'o, 34 anni, non è riuscito a trascinare la Samp alla vittoria.

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