20 ottobre 2014

Due palle così.

Spiace essere così rudi in un articolo di calcio, ma alla Samp ieri sono mancate le palle. Precisamente due. Quelle che i blucerchiati avevano tramutato in gol nel primo tempo - Gabbiadini e Obiang i marcatori - e quelle trasformate in gol dal Cagliari nella ripresa. Quelle sprecate su altrettante e clamorose occasioni da gol, che avrebbero chiusa la gara. Quelle che sembrano mancare a un gruppo così giovane per veleggiare in alta classifica con consapevolezza dei propri mezzi.

Sinisa Mihajlovic, 45 anni, molto deluso dopo il pari di Cagliari.

La sensazione - dopo il 2-2 di Cagliari - è proprio questa. Tanto che Mihajlovic non ha nascosto la propria delusione per il risultato. I blucerchiati al Sant'Elia devono rinunciare a Regini e Romagnoli: il primo fuori fino a mese, il secondo acciaccato dopo il passaggio in Under 21. All'ultimo momento, anche Soriano è out e al suo posto esordisce Duncan dal primo minuto. Davanti confermato il solito tridente. Per i padroni di casa modulo speculare, ma diverso è il modo di interpretare il calcio. Manca il capitano Daniele Conti , davanti i pericoli sono Sau e Ibarbo. Dopo un colpo di testa debole di Dessena, Gabbiadini scalda le mani a Cragno con un destro, parato facilmente dal portiere rossoblu. Al 21' un altro problema per Mihajlovic: Viviano passa il pallone a un compagno e si tocca il ginocchio. L'ex Arsenal è costretto a uscire, lasciando spazio a Romero: incredibile come  l'argentino sia passato dall'addio a giocare nuovamente con la maglia della Samp. Intanto, però, l'argentino vede subito sfilare a poco dal suo palo il colpo di testa di Ibarbo.
Fortunatamente la Samp passa un minuto dopo: punizione dal limite di Palombo, scavetto per l'inserimento di Gabbiadini e il numero 11 del Doria batte Cragno in uscita. L'1-0 giunge a sorpresa e spacca la partita: il Cagliari, già timoroso, spinge di meno. La Samp ci riprova con Okaka, ma l'attaccante viene anticipato da Cragno sul cross di Gabbiadini. Tuttavia è il preludio al 2-0: sponda di De Silvestri su rinvio di Romero, Obiang prende il pallone e arriva ai 20 metri, da dove spara un gran sinistro all'angolo per il 2-0. Il primo tempo si conclude con questo risultato, che issa la Samp a -2 dalla Juve.
La ripresa continua sulla stessa falsariga dei primi 45': il Cagliari ci prova, ma senza convinzione. I blucerchiati hanno subito la palla del 3-0: Gabbiadini coglie il palo da pochi metri, sulla ribattuta né Eder né Okaka sono abbastanza decisi da riuscire a mettere dentro il terzo gol. Probabilmente lì si decide la gara: anche in eventuale inferiorità numerica, il 3-0 sarebbe stato un bel bottino da gestire. Invece, dieci minuti più tardi, Cacciatore commette un'ingenuità: su passaggio dalle retrovie, ha un'esitazione e lascia passare il pallone. A quel punto, sia la sfera che Ibarbo sono irraggiungibili per il terzino della Samp. L'ex Hellas ha due scelte possibili: lasciar tirare il colombiano o atterrarlo, pur avendo già un giallo sul groppone. Cacciatore sceglie la seconda alternativa: rosso e rigore sono inevitabile. E il Doria rovina la gara con una mossa da principianti. Sul rigore, Avelar è perfetto: Romero intuisce, ma il pallone è calciato benissimo.
Da quel momento, la Samp si chiude e prova a tenere il vantaggio, non creando quasi nulla. Tanti i cartellini (manca un rosso ad Avelar per un intervento brutto su Palombo), poche le occasioni del Cagliari. I sardi premono, ma creano un paio di occasioni al massimo. Romero fa un miracolo a una mano su Pisano, ma è Sau a pareggiare al 76'. Su una palla messa rasoterra in area dal solito Avelar, l'ex Juve Stabia controlla e riesce a calciare. Forse Silvestre e in generale la difesa potevano chiudere meglio. I padroni di casa spingono, ma non creano più nulla. Invece, è la Samp a mangiarsi il 3-2: su perfetto cross di Obiang, Mesbah - avanzato a centrocampo - manca la porta e aumenta i rimpianti di Mihajlovic. Finisce 2-2, ma sono due punti buttati.

Manolo Gabbiadini, 23 anni, a segno per la quarta volta quest'anno in A.

Viviano 6 - Finché è in campo, è attento ai rossoblu. Poi il ginocchio fa gli scherzi ed è costretto a uscire.
De Silvestri 6.5 - Molto bene sulla fascia: Cossu non appare mai pericoloso e mette lo zampino sul 2-0 di Obiang.
Silvestre 5.5 - Il gol del 2-2 di Sau è sulla sua coscienza: è vicino all'attaccante sardo, ma lo lascia stoppare e tirare nel giro di pochi secondi. Peccato, altrimenti sarebbe stata l'ennesima prestazione sufficiente.
Gastaldello 6 - Senza grossi problemi il suo rientro.
Cacciatore 4 - Se nel primo tempo commette una vaccata, comunque i primi 45' sono buoni. Poi l'episodio del rigore non può che esser tutto sulle sue spalle. Meglio lasciare tirare Ibarbo che rimanere in inferiorità numerica.
Duncan 6 - Meglio nella ripresa, qunado esce fuori nelle difficoltà e si sacrifica da esterno sinistro.
Palombo 6 - Lotta e mette l'assist dell'1-0. Poi manca quella funzione da frangiflutti che dovrebbe esercitare.
Obiang 6.5 - Gol e sostanza. Avrebbe anche messo l'assist del 3-2 a Mesbah, ma l'algerino spara alto.
Gabbiadini 6.5 - Quarto gol in A quest'anno, tanto sacrificio e quel rammarico del palo all'inizio della ripresa: probabilmente la gara si sarebbe chiusa.
Okaka 6.5 - Solite spallate, solite botte. Anche lui manca il 3-0 in un'azione rocambolesca, ma si fa un mazzo così.
Eder 5.5 - Continua a essere l'unico del tridente blucerchiato ad avere qualche problema.

Romero 6 - Fa quel che può. Non è che possa far molto sui due gol: su Avelar intuisce, mentre Sau è troppo libero e rapido.
Mesbah 5.5 - Ha sulla coscienza l'errore sotto porta del 3-2.
Romagnoli s.v. - Entra e fa in tempo a beccarsi un giallo per fallo su Ibarbo.

Un vero peccato quanto accaduto al Sant'Elia: tutto quello successo ieri pomeriggio nella ripresa dimostra che la Samp non ha ancora la mentalità da grande. Gruppo troppo giovani, ragazzi che mancano delle granitiche palle di cui si avrebbero bisogno per navigare così in alto a lungo. Vedremo se cresceranno durante il campionato, ma se Mihajlovic è deluso, può solo che aver ragione. Anche perché il Cagliari di Zeman non si è fatto quasi mai vedere per sessanta minuti. Con l'uomo in più, invece, ha creato parecchi pericoli. Fatto sta che QUESTO Cagliari non sembra aver assimilato nulla dal boemo: la vittoria di Milano è un'eccezione e la B non è un rischio così lontano. Intanto, la Samp si concentra su sabato sera, quando al Ferraris arriverà la Roma. Per uno scontro d'alta classifica che nessuno si aspettava di vedere.

I giocatori del Cagliari in festa: è 2-2 finale, un punto per i sardi.

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