06 marzo 2016

Si respira.

Da quant'era che non si respirava a pieni polmoni? Dopo aver inspirato molta melma (per esser gentili), la Samp riemerge quando serve. Dopo il 2-0 al Frosinone della scorsa domenica, ieri è arrivato un successo molto convincente in casa dell'Hellas Verona. Il 3-0 sta persino stretto alla truppa di Montella, che ha giocato un'ottima gara in un momento fondamentale della stagione.

L'appello dei tifosi blucerchiati per l'Hellas a provarci fino alla fine.

La Samp si presenta a Verona per quello che è uno spareggio a tutti gli effetti. Specie per i padroni di casa, visto che l'Hellas di Delneri deve macinare punti per risalire la classifica. Solito 4-4-2 per gli scaligeri, con l'ex Wszolek sulla fascia destra. Si conferma il 3-4-2-1 in casa Samp, con Montella che schiera Cassano al posto dello squalificato Correa.
I primi 10' degli ospiti sono devastanti. Già al 2' Cassano serve Quagliarella in profondità: sponda per Álvarez, ma il mancino dell'argentino è respinto da Gollini. Poco importa, perché tre minuti più tardi arriva il vantaggio: altra palla di Cassano per Quagliarella, solo in area. Il 27 blucerchiato centra Gollini in uscita, ma sulla respinta al limite dell'area Soriano risolve in rete.
Cinque minuti e arriva anche il raddoppio: brutto errore di Fares su lancio di Christodoulopoulos, con il difensore gialloblu che scivola e lascia spazio a Quagliarella. L'attaccante cerca di saltare Gollini e tira, ma la conclusione impatta sulla traversa. Fortuna che sulla respinta c'è ancora qualcuno, con Cassano che deposita il 2-0 a porta vuota.
La partita sembra ben incanalata, ma l'Hellas non ci sta: subito Siligardi mette in mezzo per Toni, ma Viviano in uscita a valanga sventa il pericolo. Fernando perde qualche pallone sanguinoso, ma per fortuna i padroni di casa sprecano alcune ripartenze (o ci mette una pezza Cassani). La partita sembra calmarsi, ma l'ennesimo colpo è dietro l'angolo.
Al 30', la Samp triplica il vantaggio: De Silvestri mette in mezzo un pallone ben calibrato, Gilberto manca l'intervento e Christodoulopoulos si esibisce in uno straordinario gesto atletico, con una girata in semi-rovesciata dal centro dell'area. Palla nell'angolo e partita sentenziata: il 3-0 sembra veramente una montagna troppo grande da scalare.
Gli ospiti potrebbero ulteriormente arrotondare, con la difesa dell'Hellas che lascia buchi enormi. Prima Helander ferma Quagliarella, poi è lo stesso 27 doriano a sfiorare il palo dalla distanza e a mangiarsi - nel senso letterale della parola - un'incredibile occasione solo davanti a Gollini. Finisce il primo tempo con la sensazione di qualcosa di inedito: un dominio assoluto.
La Samp torna in campo con un ritmo un filo più blando, a gestione del risultato. Tuttavia, ci sono ancora chance per il poker: sfumano contropiedi e occasioni nitide, mentre l'Hellas si sveglia dal torpore con Toni, che però di tacco centra ancora Viviano. Soriano e Cassano provano ad arrotondare, ma non centrano adeguatamente lo specchio.
L'ultimo squillo dei padroni di casa è un destro dalla distanza di Juanito Gomez all'86', respinto da Viviano in angolo. È la resa definitiva, quella che sancisce la chiusura effettiva di una partita forse conclusasi sullo splendido gesto atletico di Lazaros. La Samp sale a quota 31, l'Hellas rimane a 18 (-9 dal Palermo quart'ultimo) e forse deve dire addio alla Serie A.

Vincenzo Montella, 41 anni, con Gigi Delneri, 65, sullo sfondo.

Viviano 6.5; Cassani 7, Ranocchia 6, Moisander 6.5; De Silvestri 7, Fernando 6, Soriano 7 (dal 28' s.t. Barreto 5.5), Christodoulopoulos 6.5 (dal 11' s.t. Silvestre 6); Álvarez 7, Cassano 7.5 (dal 33' s.t. Muriel s.v.); Quagliarella 6 - già pubblicate su SampNews24

Quanto tempo era che mancava una striscia vincente in casa Samp? Da almeno due mesi, quando i blucerchiati superarono Palermo e Genoa al Ferraris a cavallo tra 2015 e 2016. Una doppia clean sheet, invece, non aveva luogo dal marzo 2015, quando la Samp mise a segno tre vittorie consecutive contro Cagliari, Roma e Inter con Viviano imbattuto e cinque gol segnati.
Diciamo che questi sei punti sono arrivati al momento giusto. Le partite contro Frosinone e Hellas erano degli spareggi a tutti gli effetti, se non altro per "ammazzare nella culla" le residue speranze di salvezza delle due compagini. Ora la zona pericolante è a otto punti (il Frosinone ospiterà oggi l'Udinese) e si può respirare un po', dopo tanto patimento d'animo.
La classifica vede ora altre squadre in maggior difficoltà: mi viene in mente il Palermo di Iachini, che fa una fatica incredibile a ottenere risultati e oggi va in casa dell'Inter. Da inizio anno penso che l'Udinese di Colantuono rischi, ma per ora i risultati - di riffa o di raffa - sono arrivati. Certo, perdere in casa del Frosinone sarebbe una bella mazzata per i friulani.
Ora la Samp ha un'occasione d'oro per chiudere il discorso-salvezza. Le prossime due gare saranno al Castellani di Empoli e poi in casa contro il Chievo. Entrambe le formazioni sembrano avere un po' mollato, fermo restando che sono due squadre molto diverse. All'andata furono due pareggi; il ritorno - con due eventuali vittorie - potrebbe chiudere qualunque preoccupazione arretrata.

Antonio Cassano, 33 anni, ieri ha illuminato il Bentegodi con le sue giocate.

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