10 novembre 2014

Quanti rimpianti.

Poteva andar meglio, ma se Mihajlovic si è detto soddisfatto a fine gara, forse va bene così. La Samp esce con un punto dalla sfida contro il Milan: un 2-2 finale che non rispecchia molto l'effettivo andamento della gara, con i rossoneri troppo timidi in zona offensiva e spesso sterili. Dal canto suo, la Samp avrebbe dovuto chiudere la gara sul 2-1 e invece si è fatta rimontare. L'ennesima prova di carattere dei blucerchiati, che vanno a quota 20 e si fanno scavalcare dal Napoli di Benitez.

Sinisa Mihajlovic, 45 anni, si è detto soddisfatto del pareggio.

La Samp è reduce dal 3-1 contro la Fiorentina: un successo che ha confermato i blucerchiati al terzo posto, mentre il Milan viene dalla sconfitta casalinga per 2-0 contro il Palermo. Due momenti diversi in una sfida che rimane interessante: la potenza offensiva dei rossoneri contro l'organizzazione del Doria. Inzaghi e Mihajlovic devono fare i conti con molte assenze: il primo ha problemi in difesa, tanto da piazzare Bonera terzino e rispolverare Mexes. Il secondo deve fare a meno di Palombo e Romagnoli, mentre Regini parte dalla panchina. Comunque, il serbo decide per il ritorno al classico 4-3-3.
Pronti, via e il Milan si ritrova in vantaggio: classica discesa di El Shaarawy sulla sinistra. De Silvestri si sposta sull'arrembante Bonera, Silvestre deve tenere sottocontrollo Menez e toccherebbe a Obiang accorciare sull'italo-egiziano. La chiusura arriva quando il numero 92 ha già scagliato il tiro a giro sul secondo palo: Romero non può nulla ed è 1-0 per gli ospiti. El Shaarawy torna al gol dopo 622 (!) giorni, tanto per confermare la capacità storica della Samp di resuscitare i morti. Tuttavia, la squadra di Mihajlovic non si scompone: sbaglia per un po', poi si rimette a posto e comincia a macinare gioco. Prima Eder costringe Diego Lopez in corner, poi Gabbiadini salta il portiere rossonero in uscita ma non riesce a concludere in porta. La Samp continua a premere, mentre il Milan si difende. Alla fine, il (meritato) pareggio arriva: palla in profondità per Gabbiadini, che mette un pallone in mezzo per Okaka. Il numero 9 blucerchiato sfiora in spaccata e batte Diego Lopez: 1-1 all'intervallo. Giusto così per le occasioni create.
Nella ripresa non c'è tempo di respirare che la Samp si è già portata in vantaggio: al 51', su corner di Gabbiadini, Obiang stacca bene e coglie il palo. Sulla respinta, Honda tiene tutti in gioco e per Eder è facile insaccare a porta vuota. È il momento cruciale della gara: i padroni di casa dovrebbero cercare il 3-1, che metterebbe fuori gioco un Milan fin lì molto sterile. Invece, la Samp arretra e passa dieci minuti di stasi, finché non arriva l'episodio del rigore per gli ospiti. Cross di Menez al 63' e Mesbah scivola - in diagonale difensiva - scivola al centro dell'area, andando a colpire il pallone con la mano. Molte proteste, ma a parti invertite bisognerebbe vedere cosa ognuno di noi avrebbe voluto... fatto sta che Menez s'incammina verso il dischetto e spiazza Romero per il 2-2. La partita lì s'inceppa tra ammonizioni e una girandola di sostituzioni. Il Milan ci prova solo con un gran destro di Bonaventura all'82': palo sfiorato, ma Romero controlla. Nel finale Soriano prova la fuga per la vittoria, ma il suo destro incrociato dal limite dell'area viene respinto dall'ottimo Diego Lopez. Finisce 2-2 con molti rimpianti per la Samp, che forse ha buttato altri due punti dopo quelli di Cagliari.

Jeremy Menez, 27 anni, e Stephan El Shaarawy, 22: entrambi in gol.

Romero 6 - Incolpevole sui due gol, presente nelle altre occasioni.
De Silvestri 5.5 - A differenza di Mesbah, fa più fatica con El Shaarawy e Menez. Corre molto, ma in fase offensiva si vede raramente. Rischia anche il rigore con una trattenuta su Torres.
Silvestre 6.5 - Una roccia, anche se deve abbandonare il campo con anticipo.
Gastaldello 6.5 - Diciamo che Menez in area non ci sta mai e Torres non è il più difficile dei clienti.
Mesbah 5.5 - Annulla Honda, ma pesa l'ingenuità del rigore. Sfortunato a scivolare, ma alzi la mano chi a parti invertite non avrebbe voluto il rigore...
Soriano 6.5 - Dinamicità è la parola d'ordine. Nel finale ha anche la palla del 3-2, ma Diego Lopez è attento.
Obiang 6 - Mi aspetto qualcosina in più. Specie contro De Jong e il fantasma di Essien. Anche perché è in una forma fisica strepitosa: si vede che i problemi della scorsa stagione sono alle spalle. Sul gol di El Shaarawy potrebbe accorciare sul milanista, ma arriva tardi.
Duncan 5.5 - Meglio nella ripresa, anche lui può fare di meglio.
Gabbiadini 6.5 - Molto ispirato in profondità. Sfrutta gli spazzi prima per cercare il gol, poi per trovare l'intesa con Okaka per l'1-1.
Okaka 6.5 - Seconda rete in campionato e solito mazzo clamoroso. Avrebbe un'altra occasione chiara da gol, ma Orsato ferma tutto inspiegabilmente dopo Mexes cade da solo.
Eder 7 - De Sciglio ha difficoltà a tenere il suo passo. Spostato sul povero Bonera, forse, avrebbe persino causato l'espulsione del rossonero in anticipo. Gol da rapace, il secondo in campionato.

Rizzo 5.5 - Il suo ingresso fa sperare in un cambio di passo, ma il ragazzo dal cuore blucerchiato non incide sulla gara.
Regini s.v. - Entra per far rifiatare un Silvestre che pare acciaccato.
Bergessio s.v. - Ammetto che questi ingressi a tre minuti dalla fine non li capisco.

A parte il folkloristico Inzaghi a fine gara («Meritavamo di vincere»: sicuro?), la Samp ha dimostrato che non ha nulla da invidiare alle squadre che lotteranno per una posizione in Europa League. Perché di certo il Milan non può puntare a qualcosa in più: i rossoneri hanno parecchi problemi in difesa e a centrocampo. E terzi non ci si può arrivare solo con l'attacco. Invece, per la Samp, ci sono i rimpianti: la posizioni di classifica è ottima e forse "mugugnare" sembra troppo, però questo è un gruppo tanto ottimo e unito quanto ingenuo. Dopo Cagliari, è arrivata un'altra buona prova, macchiata però da imprecisioni. Chissà quanto saranno rimpiante a fine campionato. Arrivederci a Cesena, quando tra due settimane la Samp sarà al Manuzzi per sfidare i bianconeri.

Stefano Okaka, 26 anni, festeggia il secondo gol in campionato.

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